FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza: quotazioni-record per gli alloggi e affitti in forte crescita anche in periferia

FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza: quotazioni-record per gli alloggi e affitti in forte crescita anche in periferia

Milano – Nonostante una leggera contrazione del numero delle compravendite di immobili residenziali (da 6.125 a 5.815 transazioni, pari a una flessione del 5% nel terzo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021), continua a crescere il valore delle case a Milano, come emerge dalla rilevazione di FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza  (l’Associazione degli agenti immobiliari e merceologici aderente a Confcommercio MiLoMB, ha collaborato nell’elaborazione l’Ufficio Studi). Nel secondo semestre del 2022, le quotazioni residenziali (riferite al nuovo, agli appartamenti recenti e a quelli vecchi) sono aumentate, nel capoluogo lombardo, in media del 3% in confronto ai primi sei mesi dell’anno scorso. Rispetto al 2020 i prezzi sono lievitati di oltre il 20% per tutte le tipologie di immobili e i valori al metro quadrato sono ora ai massimi: in media, il costo delle abitazioni nuove ha sfondato il tetto dei 6.000 euro/mq., quello degli immobili recenti si attesta a 4.911 euro/mq e quelle delle case più vecchie è pari a 3.851 euro/mq. Crescono, inoltre, sempre nel secondo semestre 2022, le quotazioni per i negozi (3.744 euro al metro quadrato; +5% rispetto ai sei mesi precedenti) e per gli uffici (2.950 €/mq; +3%), consolidando così il trend iniziato nel 2020 (rispettivamente +16% per i primi e +13% per i secondi). «Milano è una città a sé. Il mercato del nuovo sta andando benissimo – afferma Marco Zanardi, consigliere FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza e coordinatore della rilevazione prezzi della città di Milano – e ormai trovare case di nuova edificazione, che sempre più spesso offrono soluzioni e servizi abitativi innovativi come la conciergerie, gli spazi per il coworking, per gli hobby e per i giochi dei bambini, a meno di 4.500 euro al metro quadrato, è impossibile». Da segnalare, in particolare, che i maggiori rincari residenziali si registrano nella zona Est di Milano dove, da un semestre all’altro i valori degli appartamenti vecchi, recenti e nuovi sono cresciuti rispettivamente del 9, del 7 e del 6%. Anche la domanda di appartamenti da affittare è cresciuta, per diversi motivi: «Con il ritorno delle lezioni in presenza nelle università e la riduzione dello smart working, il mercato delle locazioni era già ripartito in modo deciso – continua Zanardi – Ora un’ulteriore spinta arriva da chi, non riuscendo a ottenere dalla banca i finanziamenti per acquistare la casa, è costretto ad affittarla. I prezzi, quindi, salgono, trainati non solo dalla domanda, ma anche dall’inflazione e dalla scarsità di prodotto sul mercato». A questo proposito, l’ultima rilevazione FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza registra forti aumenti per i canoni di locazione per gli immobili residenziali un po’ dappertutto nella città di Milano: se, nella Cerchia dei Bastioni, l’affitto di monolocali e bilocali è cresciuto, rispettivamente, del 13% e del 10% nel secondo semestre del 2022 rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, colpisce il dato relativo alle periferie per tutte le tipologie residenziali e, in particolare, per i bilocali, il cui affitto mensile è passato da 600 a 700 euro con un incremento del 17%: «Quartieri e zone come Corvetto, Rogoredo, Mecenate, viale Ungheria e viale Ortles erano stati penalizzati in passato, ma ora beneficiano di una netta inversione di tendenza. Che coinvolgerà pure Baggio, periferia ovest della città», rileva Zanardi. Rispetto all’inizio del 2020, i canoni di locazione sono aumentati in misura significativa (+20/30%) per tutte le tipologie residenziali, dai monolocali ai trilocali. Dalla città alla città metropolitana la situazione cambia un po’: nell’area metropolitana milanese, il numero di compravendite residenziali è leggermente aumentato (+2%), passando dalle 10.162 transazioni del terzo trimestre 2021 alle 10.361 dello stesso periodo di 2022, mentre calano, seppur di poco, le compravendite di uffici, laboratori e negozi. Le quotazioni immobiliari residenziali non mostrano lo stesso dinamismo rilevato nel capoluogo con variazioni nell’ordine dell’1-3% per tutte le tipologie (nuove, recenti e vecchie abitazioni). I valori delle case sono comunque ai massimi e sono pari a 2.163 €/mq per gli appartamenti nuovi, 1.516 €/mq per quelli recenti e 1.030 €/mq per quelli più vecchi. Per quanto riguarda, in particolare, le nuove costruzioni a uso residenziale, spicca il rincaro registrato nella zona Sud-Est (+7%), che non ha eguali nella serie presa in esame: «I prezzi sono aumentati nei Comuni più serviti dai trasporti, come San Donato, capolinea della M3, dove le nuove costruzioni raggiungono valori anche di 4.000 €/mq – dichiara Flavio Bassanini, vicepresidente Vicario FIMAA MiLoMB e coordinatore del listino prezzi per la Città Metropolitana – cui si aggiungono Melegnano, Opera, Pieve Emanuele, Peschiera Borromeo e Paullo. Chi si sposta da Milano opta, per lo più, per zone ben collegate grazie alla presenza delle linee suburbane, del passante ferroviario, della metropolitana e anche della TEEM, la tangenziale est esterna di Milano. Quanto alla tipologia di immobili da acquistare, si cercano soluzioni dotate di terrazzi e balconi, spazi aperti, villette e condomini con giardini».