Ferrari (Confimi Lombardia): più attenzione ai trasporti e alla formazione dei nostri giovani

Milano – E’ tempo di elezioni regionali e il presidente di Confimi Industria Lombardia, Francesco Ferrari, lancia le proposte delle imprese che rappresenta ai candidati governatori. “Chiediamo ai tre candidati, in tema di infrastrutture, di guardare di più al Sud della Lombardia, in termini di strade e ferrovie. Da mantovano, vicino però allo snodo bresciano, devo dire che per andare a Milano con la ferrovia si fa prima ad arrivare a Reggio Calabria. Anche il sistema viario va potenziato, perché il territorio lombardo ha un traffico importante anche dal punto di vista industriale”. La crisi energetica, i costi delle materie prime e il vento freddo della guerra hanno investito le Pmi lombarde. “Certo – risponde Ferrari – anche l’industria va sostenuta, perché venendo meno gli incentivi statali occorre più attenzione da parte della Regione. Anche il versante energetico resta in sofferenza creando nuove difficoltà. La Regione, che è stata molto efficiente su questo fronte, deve mantenere un sostegno per l’export, l’innovazione per la ricerca e lo sviluppo delle imprese”. C’è un nervo scoperto però, si tratta della formazione, sono troppe le imprese lombarde che non trovano personale adatto alle loro produzioni. “Abbiamo grandi difficoltà nel trovare mano d’opera specializzata per le nostre imprese – conferma il presidente di Confimi Lombardia – servono anche strumenti di formazione. Anche le famiglie vanno sensibilizzate, perché ci sono profili professionali che garantiscono al 100% occupazione. La formazione scolastica e universitaria spesso è indirizzata verso settori umanistici o che hanno poco a che vedere col mondo della manifattura. Ci dobbiamo ricordare che il nostro è un paese vocato alla trasformazione, quindi lavorando sulle famiglie, i giovani vanno orientati verso questi settori. Un modo per migliorare il reddito dei nostri territori. Dalle mie parti, nel Sud della Lombardia, nel settore dei vivai abbiamo tanta mano d’opera che viene dall’estero. Una parte dei salari giustamente torna nei loro paesi d’origine, per mantenere le loro famiglie. Questo succede anche nella siderurgia bresciana. Avere più disponibilità di mano d’opera nostra, vorrebbe dire anche trattenere maggiore ricchezza in casa”. In effetti va fatta chiarezza sul futuro delle giovani generazioni, “anche tra gli insegnanti, spesso, il suggerimento alle famiglie va verso la scelta del liceo. Ma non è che scegliere l’Its sia poco gratificante – spiega Ferrari – perché il perito elettronico o meccanico rappresenta una scelta prioritaria, oggi l’intelligenza artificiale o la robotica stanno crescendo in modo esponenziale. Il tecnico non è una persona di serie B. Queste specializzazioni vanno messe al centro anche dell’attenzione della politica”.