Il Piano Mattei del governo

Milano – Il Corriere Della Sera – in occasione della visita in Algeria – propone una sintesi del Piano Mattei sostenuto dalla premier Meloni, cioè il tentativo di privilegiare il continente africano nei rapporti economici, come fece il fondatore dell’Eni Enrico Mattei (poi morto misteriosamente in un «incidente» aereo). Obiettivo, l’indipendenza energetica completa, e poi la trasformazione dell’Italia nel principale hub energetico del Mediterraneo. Un piano discusso anche con il presidente Sergio Mattarella.Obiettivo “arrivare entro due anni al totale sganciamento dal gas russo, per poi crescere progressivamente come hub di distribuzione di energia dal Nord Africa al cuore dell’Unione europea: le stime del governo dicono che fra cinque anni l’Italia potrebbe cominciare a smistare al resto dei partner della Ue sino a 60 miliardi di metri cubi di gas, se non oltre. In testa Germania, Austria e Ungheria”. Del piano fanno parte il raddoppio del gas che arriva in Puglia attraverso il Tap, importazioni di gas liquido dall’Egitto che dovrebbero crescere in modo esponenziale, così come dal Congo e dall’Angola, la messa a regime dei grandi giacimenti marittimi del Mediterraneo orientale, di fronte alle coste di Israele, una progressione del trasferimento di gas algerino che per bocca dello stesso presidente Tebboune può arrivare nel giro di pochi anni sino a 35 miliardi di metri cubi (oggi siamo a 12, fra due anni saremo a 18, secondo gli accordi siglati durante il governo Draghi), e investimenti in infrastrutture.