Lombardia 2030, Salvini: Regione locomotiva d’Italia e d’Europa

Lombardia 2030, Salvini: Regione locomotiva d’Italia e d’Europa

“Lombardia locomotiva non solo d’Italia, ma d’Europa”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante il suo intervento all’evento ‘Lombardia2030’ organizzato all’HangarBicocca. “L’Autonomia – ha evidenziato Salvini – è un provvedimento salvifico per tutti, anche per le regioni del centro e del sud martoriate anche in questi giorni, in queste ore, dall’incuria e dalla mancanza di protezione del territorio. L’Autonomia significa responsabilizzare chi governa. Quando qualcosa non funziona può essere sempre colpa di qualcun altro. Penso che l’Autonomia sia fondamentale e per questo ringrazio il ministro Calderoli perchè in questi 36 giorni si è ‘dannato l’anima’ per portare avanti questo progetto”. “Dobbiamo superare – ha proseguito Salvini – i signori del ‘no’. E spero che con l’evento di oggi, partendo dalla Lombardia, si ritrovino i volontari del ‘sì’.  Entro il ‘ponte’ dell’Immacolata porterò in Consiglio dei ministri una proposta sul Codice degli appalti. Sarà un Codice degli appalti moderno, snello, semplice. Le procedure troppo lunghe aiutano corrotti e corruttori. Se non si tagliano procedure e burocrazia non si va da nessuna parte”. “Spero inoltre – ha sottolineato Salvini – che a Bruxelles ci sia meno ideologia. La Commissione europea non può imporre alla filiera dell’automotive la produzione di diesel euro 7 entro il luglio 2025 quando già impone che dal 2035 i diesel saranno fuori mercato e fuorilegge: è un suicidio collettivo scelto dall’Europa che porterebbe alla chiusura di migliaia di aziende e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro”. “Pensare di ultimare e rendicontare tutte le opere del Pnrr nel 2026 è puro esercizio di fantasia. Rimodulare modi, tempi e costi è un’operazione di serietà”, ha aggiunto Salvini tornando sul tema della burocrazia. “Abbiamo 20 miliardi di euro di budget per fondi europei per le annualità 2014-2020, di questi 20 miliardi il ministero ne ha pagati 2. Spesso i fondi ci sono, ma mancano i progetti e la messa a terra”.