Dhl assume 1500 lavoratori grazie alla Procura

Milano – E’ Il Corriere Della Sera a dare notizia della vicenda Dhl conclusa positivamente in Tribunale. Più dell’ufficio di collocamento, più dei navigator del reddito di cittadinanza o di un sindacato, stavolta poté la Procura di Milano: quasi 1.500 lavoratori — emerge ora dal deposito in Procura Generale e ai difensori di una innovativa richiesta di archiviazione dell’illecito amministrativo di frode fiscale contestato a Dhl — vengono assunti dal colosso delle spedizioni (controllato dalle Poste tedesche) appunto su pungolo, e come effetto, dell’inchiesta penale che cinque mesi fa, forte di intercettazioni alla base di un sequestro di venti milioni di euro nei rapporti con un consorzio di cooperative, imputava a Dhl Supply Chain Italy di «neutralizzare il proprio cuneo fiscale mediante l’esternalizzazione della manodopera», attraverso «contratti di somministrazione illecita di manodopera fatti passare come contratti di appalto», con perdita di Iva per l’Erario e «nessuna tutela per i lavoratori costretti a passare da una coop all’altra, pena la perdita del posto». Indagata dunque per la responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi dai vertici nell’interesse aziendale (legge 231/2001), Dhl pareva non poter evitare un patteggiamento con sanzione pecuniaria, semmai mitigata dall’attenuante dell’aver ora sborsato al Fisco ventisette milioni di imposte integrali più dieci di sanzioni e interessi. (…)