Landini (Cgil): “Indegno togliere tetto a stipendi dei vertici PA”

ITALY, TURIN, PIEDMONT - 2019/06/11: Maurizio Landini CGIL General Secretary during the Fiom-CGIL National Convention for the future of the car and investigation report on FCA. The national conference of the Fiom-CGIL trade union for the future of the car, in which the research on Fca, Cnhi and Magneti Marelli is presented, is one of the most significant conducted in Italy in recent decades, and the largest carried out in the sector. (Photo by Stefano Guidi/LightRocket via Getty Images)

Landini (Cgil): “Indegno togliere tetto a stipendi dei vertici PA”

Bologna – La deroga al tetto degli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione (via alla soglia massima del 240.000 euro), inserita nel decreto Aiuti, fa andare su tutte le furie il segretario della Cgil, Maurizio Landini. “L’aiuto, insomma, era aiutare chi prende più di 240.000 euro, una cosa indegna contro la dignità delle persone che lavorano tutti i giorni”, sbotta Landini chiudendo i lavori dell’assemblea nazionale dei delegati in corso a Bologna. “C’è una unica cosa da fare: cancellare quel provvedimento”, scandisce Landini. La modifica (“L’hanno votata tutti”, attacca il leader della Cgil) riguarda anche i vertici delle forze dell’ordine. “Ho tantissimo rispetto per capo della Polizia e per il capo dei Carabinieri, ma penso che da questo punto di vista, nel momento in cui devi fare decreto che aiuta le persone che non arrivano alla fine del mese, uno che ha già un reddito di 240.000 euro non ha il problema di pagare la bolletta e un affitto”, contesta Landini. “‘Aiuti’ significa aiutare quelli che non ce la fanno, in un Paese dove l’87% dei pensionati e dei lavoratori dipendenti e autonomi prende meno di 37.0000 lordi. Di che parliamo?”, chiude