Ratti (Sistema Moda Italia): il caro energia investe anche il tessile

Como – La situazione del caro energia rischia di diventare davvero drammatica. Se bar e ristoranti hanno messo in vetrina le bollette anche a Como, i rischi licenziamento per i lavoratori della grande industria sono enormi. A lanciare l’allarme al Corriere della Sera è Sergio Tamborini, ad di Ratti e presidente di Sistema Moda Italia: “Senza ristori a dicembre i tagli saranno a doppia cifra”. La storica azienda di Guanzate, tra i maggiori produttori al mondo di tessuti stampati, uniti e tinti in filo, conta oggi oltre 500 e fa parte del gruppo Marzotto; è quotata in borsa e lavora con i più importanti brand a livello mondiale del lusso e del pret-à-porter. Come per la maggior parte delle aziende tessili, i costi dell’energia, elettricità e gas, rappresentano una voce forte del bilancio: il rialzo di questi mesi non è più contenibile. Anche cercando artifizi per risparmiare, i costi sono diventati impossibili e le previsioni per i prossimi mesi non sono certo rosee. “Sono arrivate bollette anche 8 volte più alte di un anno fa e in queste condizioni – racconta Tamborini al Corriere della Sera – non si può reggere a lungo. Soprattutto le piccole realtà non riusciranno a sopravvivere se non arrivano interventi immediati della politica. Ristori subito a chi si trova di fronte bollette che non può pagare. Altrimenti il rischio è che a dicembre si contino centinaia di chiusure con ripercussioni serissime a livello occupazionale”.