Boom del vino online post pandemia

Milano – E’ il Venerdì di Repubblica a pubblicare un ampio servizio sulle vendite del vino online. Abbiamo cominciato a vendere il vino online un paio di mesi dopo la pandemia. All’inizio i clienti che non potevano più frequentare il nostro ristorante e venire a trovarci nella nostra cantina ci chiamavano per telefono. Le prime consegne le ho fatte io personalmente. Poi abbiamo cominciato a utilizzare lo shop online del nostro sito: era già predisposto, ma non lo avevamo mai attivato per non entrare in concorrenza con i nostri canali di distribuzione. Le vendite online non hanno compensato quello che perdevamo per via del lockdown, ma di certo ci hanno aiutato a livello emotivo». L’esperienza di Luca Formentini, titolare di Selva Capuzza, azienda vinicola di Desenzano del Garda (Brescia), è simile a quella di tanti altri produttori di vino. Sono molte le cantine che nel 2020 hanno avviato vendite online “di emergenza”. Ma questa soluzione si è presto rivelata un vero affare. E non soltanto per le singole aziende. Soprattutto, infatti, è esploso il volume d’affari dei player dell’ecommerce: secondo il report 2022 di Mediobanca, le vendite online di vino su Tannico, al primo posto tra i portali specializzati, sono cresciute dell’83 per cento sul 2019, i ricavi sono arrivati a 37,1 milioni di euro. Vino.com, al secondo posto, ha superato i 30 milioni di fatturato con un balzo del 218,7 per cento sull’anno precedente e Bernabei.it, con ricavi pari a 25,9 milioni, ha sperimentato un rialzo del 160,4 per cento. Il trend di crescita adesso è rallentato, perché i consumatori di vino hanno ripreso a frequentare le cantine, i ristoranti e le enoteche, ma le vendite online di vini in Italia, assicura Denis Pantini, responsabile dell’osservatorio Wine Monitor di Nomisma, si sono attestate tra il 4 e il 5 per cento delle vendite globali, e continueranno a crescere ogni anno del 10-15 per cento. (…)