Allarme sicurezza, Confcommercio: Milano deve reagire

Allarme sicurezza, Confcommercio: Milano deve reagire

Milano – Anche Confcommercio con Marco Barbieri, segretario milanese, lancia l’allarme sicurezza, sui social: “La rapina di qualche ora fa in pieno centro a Milano, riporta il tema della sicurezza in cima alle priorità per la ripartenza del nostro territorio. La violenza di cui i titolari del negozio di via Bergamo sono stati vittime va condannata con fermezza e a loro va tutta la nostra solidarietà. Qualche settimana fa dalle rilevazioni illustrate dal vice presidente di Confcommercio Milano Mario Peserico, che ha uno specifico incarico alla Sicurezza, era emerso un dato preoccupante sulla crescita di furti negli esercizi commerciali passati, accanto ad altri reati, al 27% delle segnalazioni rispetto al 21% di tre anni fa, periodo pre-covid. Anche la percezione dei cittadini sembra confermare questo trend negativo. Confcommercio Milano è da sempre impegnata in attività di tutela della legalità e nel contrasto alla criminalità. Gli esercizi commerciali sono un presidio sociale e di sicurezza per le città, lo hanno dimostrato più volte in periodi difficili della storia.  La nostra forza è quella di essere capillari, interconnessi. Una forza che mettiamo a disposizione delle istituzioni e delle Forze dell’Ordine per creare un sistema reticolare che presidi la sicurezza, tuteli i cittadini e le attività economiche. L’appello lanciato da Chiara Ferragni e da altre personalità della società civile deve essere uno stimolo positivo a lavorare con questo obiettivo comune. Ci stiamo rialzando da un periodo difficile, non possiamo permettere che queste situazioni mettano a repentaglio lo sviluppo delle nostre città. Il passato più recente ci ha visto al fianco di istituzioni e privati per costruire insieme alleanze con obiettivi comuni. Oggi pensiamo a un patto per la sicurezza dove tutte le forze che vivono e fanno vivere il territorio possano mettere a disposizione le proprie risorse contro degrado e criminalità”, conclude Barbieri.