Nuovo integrativo alla Markas: primo contratto provinciale del settore

Nuovo integrativo alla Markas: primo contratto provinciale del settore

Bergamo – È  stato raggiunto l’accordo per il nuovo contratto integrativo aziendale di Markas negli appalti ospedalieri della provincia di Bergamo: ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est,  ASST Bergamo Ovest e Gruppo Habilita, per un totale di  circa 500  lavoratori, in grande percentuale donne. FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTRASPORTI provinciali hanno infatti presentato oggi (martedì 5 luglio) il testo sottoscritto all’attivo unitario delle delegate e dei delegati della provincia di  Bergamo , e prossimamente lo illustreranno ai lavoratori nelle assemblee in tutti gli appalti coinvolti. “L’accordo,  che ha un valore sperimentale per l’anno 2022 – sottolineano i sindacati firmatari -, è la base di partenza per un continuo confronto con l’azienda che ci proietta già nel 2023 con la pattuizione di proseguire la trattativa con nuovi obiettivi e implementando quello che fino ad oggi è già stato sottoscritto”. Nella parte normativa, spiccano le voci riguardanti condizioni di miglior favore per quanto riguarda l’infortunio e la flessibilità per le lavoratrici madri. In pratica, per gli infortuni, l’azienda anticiperà in busta paga nel periodo di riferimento a tutti i lavoratori la quota a carico INAIL, mentre per quanto riguarda la flessibilità, l’azienda valuterà l’accoglimento di richieste per la modifica della fascia oraria o del monte ore delle lavoratrici al rientro della maternità nei rapporti di lavoro a tempo parziale e, in occasione dell’inserimento all’asilo nido o scuola materna, concederà 2 giorni di permesso. Inoltre, sono state ampliate le casistiche per la richiesta di anticipo del TFR e ridotta l’anzianità per l’erogazione a soli tre anni. L’accordo comprende anche un premio di risultato per l’anno 2022, che verrà erogato nell’importo massimo di 500 euro, basato sul principio della ridistribuzione ai lavoratori di parte del miglioramento economico aziendale ed è strutturato in 3 macro obiettivi, quello provinciale, quello di singolo appalto e quello individuale. Le OO.SS. esprimono grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto, per la prima volta si struttura un accordo integrativo aziendale provinciale per il settore del pulimento. “Con non poca difficoltà siamo riusciti a produrre un buon integrativo che coinvolge tutta la provincia nonostante le esigue cifre messe a disposizione dai nuovi contratti di appalto – ribadiscono infatti gli operatori Francesco Gioia, UILTRASPORTI, Cristina Guerinoni e Francesca Danesi  per FILCAMS CGIL, e Eleonora Capelli di FISASCAT CISL. È un ulteriore passo in avanti, tenendo conto della difficoltà nel rinnovo dopo più di otto anni del CCNL del multiservizi.  La firma di un accordo di secondo livello in questo settore a bassa marginalità ci dà nuovi stimoli per fare ancora di più. È il primo integrativo che partendo da un singolo appalto riesce ad ampliarsi e coinvolgere l’intera provincia, prendendo in considerazione anche realtà di piccole dimensioni per le quali fino ad oggi sarebbe stato impensabile raggiungere questo risultato . L’ accordo sottoscritto è un segnale che riconosce il valore del lavoro e l’importanza di una categoria di lavoratori che non si sono risparmiati in tutto questo tempo di pandemia e spesso sono rimasti invisibili”. “Esprimiamo soddisfazione –  affermano i segretari territoriali delle categorie di CGIL CISL UIL, Mario Colleoni, Claudia Belotti e Giacomo Ricciardi per Bergamo e Paola Zanardini per il comprensorio di Valle Camonica – per questo risultato che fa avanzare le relazioni sindacali con l’azienda a livello territoriale. Auspichiamo che ciò possa avvenire a tutti i livelli,  in un quadro che metta al centro i lavoratori coinvolti negli appalti a livello nazionale, e questo anche grazie al grande lavoro svolto dalle OO.SS sul mantenimento delle clausole sociali, che permette di garantire maggiori tutele. Sostanziale è la tutela dei lavoratori e dei loro diritti, anche in tema di salute e sicurezza. È indispensabile, oltre che sviluppare una buona contrattazione di secondo livello,  far si che siano applicati in tutte le aziende correttamente i contratti collettivi di lavoro col fine di assicurare una corretta concorrenza fra le imprese, premiando quelle che si comportano correttamente e insieme favorendo una gestione trasparente delle risorse pubbliche”.