Comuni in deficit: in arrivo nuove tasse (Irpef locale)

Roma – E’ l’articolo 43 del Dl Aiuti – in base al quale alcuni Comuni italiani, capoluoghi di provincia, interessati da un deficit (la differenza tra le entrate e le uscite) procapite superiore a 500 euro potrebbero aumentare l’Irpef locale – a preoccupare i cittadini contribuenti. Inoltre quelli con un debito (l’ammontare dei debiti contratti) pro capite superiore a 1.000 euro potrebbero anche aggiungere o sostituire l’aumento con una tassa di 2 euro per chi si imbarca in porti o aeroporti. Il condizionale è d’obbligo perchè si tratta di una possibilità e non di una indicazione. Ad elaborare i dati sulla base dei rendiconti dei comuni 2020 è il Sole 24 Ore che elenca 23 capoluoghi con una platea di contribuenti almeno 4 milioni e mezzo di persone. I comuni con un deficit superiore a 500 euro sono 18; quelli dove il debito è maggiore di 1.000 sono 5. Di questo ultimo elenco fanno parte Milano, Genova, Firenze, Catania e Venezia con un debito pro capite che va da 2.500,5 euro del capoluogo lombardo ai 1.040 della città lagunare; al secondo posto c’è Genova (1.917 euro), seguita da Firenze (1.338,7) e Catania (1.108,2). Nella più folta schiera dei capoluoghi dove il deficit è maggiore di 500 euro ad abitante rientrano: Napoli (2.674,2 euro), Reggio Calabria (1.959,2);Salerno (1.562,6), seguiti nell’ordine da Chieti, Potenza, Rieti, Torino, Vibo Valentia,Palermo, Lecce, Catanzaro, Andria, Alessandria, Avellino, Agrigento, Frosinone, Brindisi e Nuoro.