Sindacati, migliaia di precari da mesi senza stipendio

Balancing the Accounts

Milano – “E’ una vergogna che si ripete oramai da anni. I precari più colpiti sono i cosiddetti Supplenti brevi e saltuari, chiamati dai Dirigenti Scolastici a sostituire temporaneamente i titolari assenti a vario titolo. Sono migliaia in tutta Italia – denunciano in una nota FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA RUA SNALS CONFSAL GILDA UNAMS – alcune centinaia nella nostra provincia che ogni anno coprono dalle graduatorie d’Istituto assenze brevi di pochi giorni ma anche di alcuni mesi come nel caso della maternità. Per ovviare ai cronici ritardi e disciplinare meglio le procedure atte a garantire tempestività nei pagamenti mensili degli stipendi dei supplenti docenti e ATA, sono intervenuti nel tempo un decreto-legge, un DPCM e una Circolare Ministeriale. La nuova procedura prevede che i Dirigenti Scolastici, inseriscano al SIDI i dati, stipulino i contratti coi supplenti, provvedendo alla trasmissione degli stessi a NoiPa entro 3gg. Sulla base dei contratti inseriti, NoiPa effettua il calcolo delle competenze che restituisce alle scuole le risorse necessarie. Questa complicata procedura che in larga parte grava sui Dirigenti Scolastici, concorre tra l’altro alla loro valutazione, passibile anche di sanzioni nei casi di errori che comportassero ritardi ingiustificati nell’erogazione delle spettanze. La liquidazione di queste ultime vanno previste entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo al mese di riferimento. Tutto dovrebbe svolgersi in “cooperazione applicativa” in una filiera burocratizzata al massimo! Ultimamente, per far fronte ai ritardi hanno messo in cantiere, oltre alle emissioni ordinarie, anche emissioni speciali al 18 di ogni mese. Eppure, nonostante queste innovazioni e la centralizzazione delle risorse destinate ai supplenti brevi e saltuari, qualcosa puntualmente ogni anno si inceppa in quel groviglio burocratico di risorse, autorizzazioni e controlli. E’ comunque scandaloso e insopportabile la lungaggine con la quale al Ministero si affrontano questi ritardi che per i precari significano gravi disagi, privi come sono di ogni sostentamento, in alcuni casi per mesi se non addirittura dall’inizio del nuovo anno scolastico. Non sono bastati i solleciti, le denunce e ora per ultimo le diffide per ottenere il diritto alla retribuzione, riconosciuto dalla stessa Costituzione. Ancora una volta, di fronte all’inerzia colpevole dell’Amministrazione, sarà inevitabile il ricorso alla Magistratura del lavoro per ottenere i decreti ingiuntivi di pagamento. Alla politica il compito di sanare al più presto queste ricorrenti anomalie di sistema che si scaricano con gravi conseguenze ancora una volta sulle frange più deboli del precariato. Nel frattempo, le organizzazioni sindacali firmatarie saranno al loro fianco e faranno sentire la protesta ad ogni livello dell’Amministrazione centrale e periferica, mettendo in campo ogni strumento utile di tutela, fino la richiesta di decreti ingiuntivi di pagamento, ora più che mai inevitabili e necessari”, concludono i sindacati.