Milano, case popolari: gli interrogativi di Maran sulla legge regionale

Milano – L’assessore alla casa, del comune di Milano, Pierfrancesco Maran, sui social, apre un fronte polemico con la Regione: “Abbiamo più case popolari disponibili di quelle che il sistema regionale consente di assegnare. Perché ci sono 1000 case libere in attesa di assegnazione. Questa nuova delega alla Casa è una delle esperienze più incredibili che sto facendo nella burocrazia e le cose da cambiare sono tantissime.  Oggi abbiamo presentato al Consiglio comunale il Piano Casa 2022 che mette a disposizione, tra case del Comune (MM) e di Regione Lombardia (Aler) ben 2500 alloggi per i bandi di assegnazione.  Le case non sono mai abbastanza ma non sono comunque poche, frutto di un grande lavoro di ristrutturazioni svolto negli anni scorsi. Il problema è che l’anno scorso MM e Aler insieme son state in grado di assegnarne solo 1200. Questo perché il sistema della legge regionale, di regolamento attuativo e di software regionale che obbligatoriamente va utilizzato non consente di andare oltre.  È pazzesco ma è così.  Non si può neanche dire che il problema sia Aler o MM.  Non solo nessuna delle due riesce ad andare oltre quei numeri, ma entrambe hanno anche firmato un protocollo di collaborazione volto a ridurre sovrapposizioni.  È proprio la legge, la norma e la tecnologia utilizzata a generare un corto circuito dove sembra che lo scopo sia individuare prima un patrimonio di case libere per poi assegnarle, invece che il contrario, cioè aver pronto un assegnatario in grado di ricevere una casa appena essa si liberi. Il risultato è che quindi con la fame di case popolari che c’è in giro ne abbiamo oltre un migliaio libere, in attesa di assegnatario, a rischio di occupazioni abusive. Abbiamo chiesto formalmente a Regione Lombardia di modificare le norme per facilitare il lavoro dei due enti ma a oggi quello che abbiamo ottenuto son solo piccoli cambiamenti, che magari tolgono alcune delle problematiche più eclatanti ma non risolvono la domanda di fondo: sarà possibile assegnare tutte le case che abbiamo a disposizione? In ogni caso ce la metteremo tutta nonostante un’assurda burocrazia”.