Confimi Industria Lombardia: costo energia vanifica crescita Pil e affossa la transizione ecologica

Confimi Industria Lombardia: costo energia vanifica crescita Pil e affossa la transizione ecologica

Milano – “Gli aumenti vertiginosi dell’energia e del gas stanno sfuggendo al controllo di tutti gli attori in campo, la ripresa economica che porterà a una crescita del 6% del PIL sarà vanificata e si aggiungono ostacoli alla transizione ecologica. È dalla nascita di Confimi Industria 10 anni fa che sottolineiamo come il costo italiano dell’energia, il più alto in Europa, gravi in maniera allarmante sulle attività manifatturiere, eppure – sottolinea Francesco Ferrari industriale e presidente di Confimi Industria Lombardia – solo oggi che l’aumento sfiora il +400% per l’energia e +600% per il gas il problema sembra essere arrivato sui media”. “Ma cosa ha portato a questo rialzo? Possibile che non ci sia stato un alert?” si interroga Ferrari e continua “Ora, con il costo elevato dell’energia stessa, è ancora giusto quadruplicarlo con tasse, oneri e accise varie?” “Parliamo di costi fuori controllo – ribadisce il numero uno di Confimi Industria Lombardia – che mettono in pericolo le attività produttive del paese, utili azzerati per sostenere aumenti improvvisi che ovviamente non possono essere immediatamente distribuiti sulla filiera”. “Si rischia da una parte di vedere serrande abbassarsi e dall’altra di incorrere in una nuova fuga del “Made in Italy”, in molti già pensano di delocalizzare” fa presente Ferrari”. “Concordiamo con il grido di allarme lanciato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guidesi sulla necessità di intervenire immediatamente con azioni concrete – segnala Ferrari – così come sulla necessità che l’Europa debba assumersi la responsabilità sul tema e che il Governo debba investire in maniera decisa le risorse nella legge di bilancio per calmierare il costo dell’energia”. “Ricordo – continua il Presidente di Confimi Lombardia – che già da mesi a livello nazionale Confimi Industria sta segnalando il problema e che nei giorni scorsi il Presidente nazionale Paolo Agnelli ha posto la questione al Presidente del Consiglio”. Il tema è ulteriormente urgente alla luce del nuovo percorso legato alla transizione energetica. “Con questi costi è impensabili diversificare o utilizzare energia elettrica” ribadisce il presidente di Confimi Lombardia “e non dobbiamo dimenticarci che questi ulteriori aumenti si aggiungono ai costi smisurati delle materie prime, fattore che, gonfiando il fatturato, mette fuori gioco le agevolazioni pensate per le imprese energivore perché di fatto cambia il rapporto tra fatturato e consumo energetico”. “Abbiamo le imprese piene di lavoro, di ordini e questa zavorra rischia di rendere vano ogni sforzo – chiude Ferrrari- Confimi Industria Lombardia è disponibile a trovare e a progettare soluzioni a favore delle industrie manifatturiere”.