Oggi incontro governo-sindacati: la Cgil propone la pensione di garanzia

Oggi incontro governo-sindacati: la Cgil propone la pensione di garanzia

Roma – Il governo ha aperto il confronto con Cgil Cisl e Uil sulla riforma fiscale. È arrivata per oggi, lunedì 29 novembre, la convocazione dei sindacati al Mef. Al tavolo con il ministro Daniele Franco, che si terrà alle 19, i leader Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. L’incontro segue l’accordo politico sulla riforma del fisco raggiunto con le forze di maggioranza la scorsa settimana. Sul tavolo 8 miliardi di euro dal 2022 per disegnare il prossimo taglio dell’Irpef e dell’Irap. Repubblica parla della proposta della Cgil di una pensione di garanzia per giovani e precari, elaborata anche grazie al contributo dell’economista Michele Reitano. “L’ipotesi è di integrare tutte le pensioni future che non arrivano a una soglia tipo o benchmark, elaborata secondo alcune ipotesi (ad esempio a partire dal 60% di un reddito medio). L’integrazione – a carico dei conti pubblici – scatterebbe solo al raggiungimento dei requisiti di legge per uscire (età più contributi o solo contributi). Ma le soglie di accesso (2,8 e 1,5 volte l’assegno sociale) fino a quando non saranno cambiate spingeranno molti a poter chiedere la pensione di garanzia solo da over 70 o con molti contributi accumulati (44-45 anni) da redditi poveri, come per i tanti part-time involontari delle donne o per una vita di lavoretti. Nella proposta della Cgil si darebbe poi una valorizzazione contributiva anche a una parte dei “buchi” accumulati nel tempo: per studio, formazione, politiche attive, maternità, congedi per cura, salti tra un contrattino e un altro. “La pensione di garanzia non è un sussidio, non è un regalo, non deve andare a tutti, ma solo a chi ne ha bisogno”, spiega Ezio Cigna, responsabile previdenza della Cgil. “Serve ora per incentivare chi lavora a stare in regola e per avere un domani dignitoso. Poi certo molte cose vanno ripensare, a partire dalle soglie di accesso del 2,8 e 1,5”.

LEGGI ANCHE: MEDIOLANUM, SERVE UN EREDE DI ENNIO DORIS