Maran: case popolari di Milano, ipotesi fusione MM-Aler

Maran: case popolari di Milano, ipotesi fusione MM-Aler

Milano – A Pierfrancesco Maran, Beppe Sala ha affidato, con la delega alla casa, il progetto più importante per le periferie di Milano. E Maran ha già anticipato al Corriere l’obiettivo: “Ora la fusione Aler-MM, dobbiamo restituire dignità e sviluppo ai quartieri popolari”. Poi, con un lungo post sui social entra nel merito. “Oggi la frontiera è quella delle politiche della casa, del costo della vita e dei giovani. Case popolari, ma anche casa per la classe media in difficoltà per l’aumento del costo di acquisto e affitto. Una sfida ancor più politica, per la quale è necessario esserci: sta qui il mio impegno e quello del Partito Democratico. Con il Pd Milano Metropolitana in questi anni abbiamo guidato la crescita economica e reputazionale di Milano, con risultati inequivocabilmente straordinari, nonché il fatto che Milano sia diventata capitale dei diritti. Ora possiamo e dobbiamo dimostrare che i diritti e le opportunità sono tali se riguardano tutti, in un processo inclusivo e di coesione per quelle zone di Milano che si sono sentite meno incluse dal cambiamento. Non sarà facile, e non ha nemmeno senso scegliere di occuparsi di cose facili, ma è necessario e decisivo; per questo abbiamo abbinato al tema casa quello del Piano quartieri perché per provare a migliorare alcune aree di Milano non basta occuparsi dei palazzi (e già lì è certo difficilissimo), ma bisogna investire nello spazio pubblico, nei servizi di prossimità, nell’ambiente, nel far crescere lavoro, sicurezza, cultura, sport”. “Certo ci sarà il tema di Aler da affrontare. Chi abita nelle case gestite dall’ente regionale deve avere servizi migliori e adeguati, perché serve un cambiamento, da concordare con Regione Lombardia che possiede quelle case e Aler, se non vogliono perdere il treno dei fondi PNRR. Non sarebbe una sconfitta solo loro, ma di tutti i cittadini e noi vogliamo che le cose funzionino”. “Milano deve conservare la sua più importante e storica vocazione, quella di continuare ad attrarre passioni, ambizioni, desiderio di libertà ed emancipazione. Se diventiamo una città esclusiva perderemo insieme alla vocazione anche la capacità di competere a livello globale”, conclude Maran.