Cibus: per le aziende bilancio positivo, prossima edizione a marzo 2022

Cibus: per le aziende bilancio positivo, prossima edizione a marzo 2022

Parma – Come hanno vissuto le 2mila aziende espositrici la XX° edizione di Cibus, il primo Salone Internazionale della Ripartenza? Talmente bene da non far rimpiangere le grandi kermesse pre-Covid: visitatori numerosi ma selezionati, ampio spazio al dibattito lungo le filiere e con il Governo, grande visibilità a innovazione&territori, del Made in Italy agroalimentare. Alla luce di questo felice ritorno agli eventi in presenza tutte le aziende hanno confermato la loro partecipazione alla prossima edizione di Cibus, che si terrà a Parma dal 3 al 6 maggio 2022, dove si replicherà e amplierà il successo – per certi versi inaspettato – del 2021. Un commento positivo è stato espresso anche da Giampiero Maioli, Responsabile del Crédit Agricole in Italia: “Cibus si è confermato principale palcoscenico del Made in Italy a livello internazionale, nonché appuntamento capace di creare valore per aziende e territori. L’edizione 2021 ha inoltre assunto un significato speciale perché è stata la prima grande fiera in presenza e con i suoi numeri rappresenta un importante segnale di ripartenza dopo le fasi più acute della crisi pandemica. Come azionisti e banca ufficiale siamo orgogliosi di aver affiancato Fiere di Parma in un appuntamento così significativo per il settore e per il Paese.” Il Gruppo Barilla ha espresso “soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione, bel segno di ripartenza per gli eventi in sicurezza in presenza. Un appuntamento importante per il comparto agroalimentare che ha saputo dare continuità alle proprie filiere produttive in questi mesi così complessi, ponendo comunque sempre come prioritaria la sicurezza e salute dei propri lavoratori”. Marco Travaglia, AD di Nestlè Italia, ha dichiarato: “Le giornate di Cibus hanno lasciato un forte messaggio di ripresa e un’immagine positiva del nostro Paese. Cibus ha rappresentato l’occasione per sottolineare la responsabilità e l’attenzione che come multinazionale abbiamo nei confronti della sostenibilità e il piano d’azione in cui siamo impegnati per raggiungere i nostri obiettivi in questo ambito”. “Ad essere sincero ero scettico su questa edizione del Cibus per il periodo di coda pandemica – ci ha detto Alberto Auricchio, titolare della G. Auricchio – Ebbene mi sono dovuto ricredere. L’edizione di quest’anno è risultata molto positiva, con un buon numero di visitatori e soprattutto, tutti addetti ai lavori e potenzialmente interessanti clienti. Chi non ha partecipato, ma comunque si aggirava per i corridoi, credo che oggi si mangi un po’ le mani. Un grande grazie a tutti gli addetti di Fiere di Parma che hanno avuto il coraggio di fare ugualmente questa edizione di Cibus”. “Cibus ha funzionato – ha dichiarato Mattia Pedraglio, Responsabile dei mercati internazionali di Galbusera – perché oltre ad aver avuto richieste dall’Italia, abbiamo visto tanta richiesta internazionale, per esempio da Paesi come Giappone, Canada e USA. Diciamo che il Covid ha scremato la domanda superflua dall’estero, lasciando solo quella di qualità. Una buona mossa di Fiere di Parma è stata anche quella di alzare il prezzo del biglietto, che ha scremato la domanda superflua dall’Italia”. Per Francesco Garufi, Direttore Commerciale di Caffè Borbone “Il Cibus ha segnato un momento di ripartenza per il sistema Paese, in cui grazie alla passione e all’impegno delle aziende partecipanti abbiamo potuto condividere importanti momenti di confronto, incontrando clienti e fornitori, stringendo accordi, partecipando a convegni. Siamo fieri di aver partecipato come Caffè Borbone a questo momento di incontro tra industria e distribuzione dando il nostro contributo”. “Cibus e La Molisana rappresentano un rapporto identitario, lavoriamo insieme da tanti anni – ha sottolineato Giuseppe Sacco, Direttore Estero de La Molisana –  Questa edizione è stata all’altezza delle nostre aspettative, non solo per i clienti attuali, ma anche per i nuovi clienti che abbiamo incontrato.  Cibus è stato un segnale per la ripartenza. Era fondamentale esserci”.

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