Appello dell’Unione Artigiani: riaprire subito parrucchieri e estetisti

Milano – Un mese, almeno, senza incassare un solo euro. Se dovranno restare chiuse anche per l’intera settimana di Pasqua, si farà drammatica la crisi delle attività dei servizi artigiani alla persona, 6600 imprese tra Milano e la Brianza. “Per parrucchieri, estetiste, barbieri, massaggiatori, tatuatori, piercer e toelettatori è un momento durissimo”, commenta il Segretario Generale di Unione Artigiani Milano e Monza-Brianza Marco Accornero. “I ristori del Decreto Sostegni, che arriveranno tra l’altro solo dall’8 aprile, sono del tutto insufficienti a sostenere le imprese, i titolari e le loro famiglie e i lavoratori, per i quali è stata disposta la proroga della cassaintegrazione”. “Chiediamo quindi, per l’ennesima volta a Governo e per quanto di competenza a Regione Lombardia, di valutare i dati veri, ovvero quelli dell’Inail: numeri che confermano due aspetti determinanti, ovvero che le nostre aziende rispettano i protocolli Covid e che, di conseguenza, non sono mai risultate focolai di contagi. Pertanto, a nostro parere, devono riaprire”. “In queste ore – aggiunge Accornero – siamo subissati da telefonate e email di rabbia e delusione dei nostri artigiani, oltre che di richieste di assistenza su ristori, affitti e prestiti. A tutti diciamo di tenere duro e di appoggiarsi ai nostri servizi.” “Detto questo, i nostri uffici sono pronti per assistere tutti gli imprenditori, autonomi e professionisti nella richiesta degli indennizzi, nella preparazione delle domande di cassa integrazione, nelle iniziative legali per la riduzione delle locazioni commerciali e nella gestione delle novità sulle cartelle esattoriali.”