Amazon, il governo è pronto a convocare l’azienda
Roma – Lo sciopero nazionale della filiera Amazon ha convinto il governo ad intervenire nella vertenza cercando di riaprire la trattativa sul contratto di filiera che riguarda 40 mila lavoratori, di cui solo 9 mila dipendenti diretti Amazon. Il ministro del Lavoro oggi dovrebbe mandare le comunicazioni a Assoespressi – la sigla che riunisce i corrieri che lavorano esclusivamente con Amazon – e per le due società italiane del gigante di Jeff Bezos: Amazon Italia Logistica che gestisce i grandi hub e Amazon Italia Transport che gestisce le cosiddette station, magazzini più piccoli. Era stato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a chiedere di “ricominciare a trattare per arrivare a un accordo sulle richieste avanzate relative ai salari, alle stabilizzazioni e alle condizioni di lavoro”. Ma la trattativa sulla piattaforma unitaria messa a punto a dicembre da Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt si era subito fermata. Amazon non vuole assolutamente trattare ed ha imposto anche ad Assoespressi di tenere lo stesso comportamento. Dopo un solo incontro con i sindacati le due società Amazon si sono fatte di nebbia, dopo due Assoespressi ha negato ogni possibilità di apertura alle richieste delle federazioni dei trasporti dei confederali. Nel caso la convocazione partisse sarebbe la prima volta che il tavolo di rinnovo del contratto della logistica della filiera Amazon si terrebbe in una sede istituzionale. E sarebbe un’altra prima volta per l’Italia. La piattaforma dei sindacati per il contratto di secondo livello prevedeva come priorità la verifica dei turni, dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza.