Università, 407 mln ad atenei lombardi: i commenti dei rettori

Milano – “Come presidente del Coordinamento rettori delle Università lombarde (Crul) – ha detto Remo Morzenti Pellegrini rettore dell’Università di Bergamo – ringrazio Regione Lombardia per questo evento e per l’opera di affiancamento ai nostri atenei e per questa iniziativa”. “Il Crul – ha proseguito Morzenti – si è radunato ieri per approvare l’offerta formativa del prossimo anno accademico che vedrà 15 nuovi corsi di laurea, relativi a tutte le aree del nostro ricco sistema, molto vivo, vivace, dinamico e con voglia di futuro. Assistiamo sempre di più alla presentazione di corsi di laurea inter-ateneo, statali e non statali, monotematiche e generaliste. Un fatto molto importante”. “Basti pensare – ha ricordato il rettore di Bergamo – che a fronte dei problemi che conosciamo le immatricolazioni il prossimo anno sono aumentate del 3%, da 88.000 studenti a 91.000. Si conferma anche la tendenza alla internazionalizzazione e all’afflusso da fuori regione. Ciò provoca ovviamente delle ‘conseguenze’ per garantire il diritto allo studio, anche dal punto di vista immobiliare. Questa vivacità e dinamismo, esprimono a tutti gli effetti la voglia di futuro e di speranza che le università incarnano, grazie al contatto con le nuove generazioni”. “In particolare come Università di Bergamo – ha concluso Morzenti – siamo proiettati alla ricerca e all’innovazione tecnologia. Abbiamo già ringraziato Regione Lombardia per la convenzione con la quale sostiene il recupero della Caserma Colleoni di Bergamo, dismessa da 20 anni. Con un contributo di 10 più 5 milioni, che sono essenziali per realizzare lì un polo universitario e mantenere ragazzi e ragazze nella nostra città, ma per poter collaborare meglio con altre università come Bicocca, Brescia e Pavia”. “Il territorio lombardo ha da sempre trainato il Paese e lo farà anche questa volta. Dobbiamo però guardare oggi dove vogliamo andare domani, considerato che il futuro non è roseo – ha spiegato il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta – Oggi servono coraggio e lungimiranza.  Stiamo assistendo infatti ad un passaggio epocale, da analogico a digitale”. “Per quanto riguarda le nostre università, il rischio, all’interno di questa grande sfida – ha chiosato – è proprio quello di non saper trovare un equilibrio tra e-learning e presenza: una dinamica generata dalla pandemia e che potrà favorire un meccanismo di attrattività, solo se la si saprà contemperare, anche tenendo conto che stanno nascendo nuovi competitor, un tempo lontani e oggi sulle piattaforme. Se non ci attrezziamo adeguatamente, perderemo studenti”. “L’incontro di oggi – ha aggiunto Francesco Svelto, rettore dell’Università degli Studi di Pavia – è un bel segnale per guardare al futuro. La collaborazione, che la giornata odierna mette in luce, è la via da percorrere. Per questo sottolineo che abbiamo progettato corsi inter-ateneo. E’ fondamentale infatti, unire intese per attrarre studenti a livello internazionale”. “I 30 milioni di euro che il mio ateneo ha ricevuto da Regione Lombardia, dei 407 dedicati alle università – ha evidenziato –  noi li investiamo in laboratori innovativi per gli studenti delle lauree magistrali. Pavia quest’anno ha raggiunto un ottimo risultato, con un 13% di incremento delle matricole. Stiamo altresì sviluppando diversi progetti con grandi aziende, nell’ottica di favorire un legame sempre più stretto tra la ricerca, l’innovazione e il mondo delle imprese. Un tema sul quale ho dialogato a lungo con Regione Lombardia, per portare avanti un’idea di sviluppo di nuovi insediamenti nell’area di Pavia”. Giovanna Iannantuoni, da un anno rettrice dell’Università degli Studi di Milano Bicocca: “Non è pensabile a un futuro economico di crescita sostenibile senza ricerca e sviluppo. Ecco allora il senso di Milano Bicocca. Per competere con gli atenei internazionali occorre dotarsi di grandi infrastrutture. Ma è impensabile che ogni università abbia la sua. Per questo occorre fare rete. Vogliamo collaborare e investire, lavorando insieme. E siamo credibili come dimostra l’incremento del 10% delle lauree triennali e il 13% di quelle biennali. Fare accoglienza, essere accoglienti e inclusivi sì, ma anche formare bene gli studenti perché facciano ricerca. Ecco i nostri obiettivi”. “Grazie al presidente Fontana, all’assessore Rizzoli e al vicepresidente Sala per i 407 milioni destinati agli atenei perché hanno al loro interno contributi per il diritto allo studio, contributi per la ricerca contributi per l’innovazione tecnologica delle nostre reti delle nostre infrastrutture” ha commentato Elio Franzini, Rettore dell’Università degli Studi di Milano. “Malgrado tutto quello che è accaduto in questi mesi – ha detto ancora – siamo riusciti anche noi ad avere un 9 per cento in più di studenti e al di là delle immatricolazioni abbiamo tremila studenti in più dello scorso anno quindi altre persone che si avvicinano all’università. I nostri progetti futuri li ha già anticipati il presidente. Noi domani mattina voteremo in via definitiva il progetto per Mind e quindi sarà per noi un giorno importante, un giorno che in un certo qual modo rivoluziona il futuro infrastrutturale didattico-scientifico della nostra università”. “In maggio – ha ricordato Maurizio Tira, rettore dell’Università degli Studi di Brescia – ho invitato il vicepresidente Fabrizio ai nostri ‘University Days’ e gli ho fatto una domanda: ma la Regione in questo momento di difficoltà quante risorse ci metterà? Lui mi ha lasciato con un punto di domanda ma oggi ci avete dato la risposta quindi vi ringrazio perché avete mantenuto l’impegno”. “Noi abbiamo registrato il 5 per cento di aumento di studenti – ha continuato – quindi siamo contenti che in questo anno difficile e punteremo con le risorse di questo ‘Piano Lombardia’ a rafforzare il settore di ricerca interdisciplinare tra ingegneria e medicina”. “A Brescia è operativo l’ospedale più grande della Regione Lombardia, ‘gli Spedali Civili’, che ha sofferto l’ondata più forte in marzo: vogliamo fare di questo ospedale – ha detto ancora – un presidio che abbia un elevato livello di innovazione tecnologica al pari della qualità della cura. Quindi, puntiamo su un settore di ricerca interdisciplinare in un nuovo edificio in una nuova location nel Campus che ospita le nostre facoltà di Medicina e di Ingegneria. La Lombardia non è solo Milano, la Lombardia cresce se crescono tutti i poli che la compongono e questo credo che sia molto importante sia per l’attrattività degli studenti ma anche per valorizzare le tante eccellenze che ci sono”.