La notizia: Censis, smart working e risparmio, le verità degli italiani

 

Milano – I dati diffusi dal Censis sullo stato degli italiani nella stagione del Covid fanno piazza pulita dei luoghi comuni e disegnano una realtà lontana da lacrime e sangue spese dai notiziari di tutti i giorni. Scontata la forbice che si allarga tra ricchi e poveri, crescono i percettori di reddito di cittadinanza (+22,8%), dando per scontata la scarsa affidabilità di chi, spesso, lo ottiene. Il dato, certo non inatteso, è quello sul risparmio delle famiglie. La liquidita’ delle famiglie (contante e depositi a vista) nel portafoglio finanziario degli italiani ha registrato un incremento di ben 41,6 miliardi di euro (+3,9% in 6 mesi) e ora supera i 1.000 miliardi. Mentre crolla il mercato azionario (-6,8%). Insomma molte famiglie mettono i soldi da parte ed evitano di contrarre debiti. Infine il lavoro. Lo smart working è roba da impiegati pubblici e grandi imprese, infatti l’82,5% delle Pmi ritiene che in futuro nessun lavoratore potra’ operare in regime di lavoro agile. Il Censis stima che 14 milioni di persone, tra settore privato e impiegati pubblici, opereranno presso le abituali sedi di lavoro e 3,5 milioni con modalita’ nuove che non prevedono una presenza giornaliera costante. E tutto questo in piena emergenza Covid. Quando la situazione sarà normalizzata lo smart working tornerà ad essere un problema remoto. – (Daniele Bonecchi)