Von der Leyen alla Bocconi: “Milan l’è un gran Milan”

Milano – Grande interesse per la presenza a Milano della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Bocconi. Von der Leyen ha manifestato apprezzamento per la città: “Milano, così bella e così ferita, è una capitale europea. Dove solo un anno fa fervevano la vita e un’economia sana, musica e artisti, il virus ha portato silenzio e dolore nelle strade di Milano. Ma è anche una città della resilienza, dove vivono molti eroi del quotidiano. Milano, città di arte e moda, è oggi una città di solidarietà, dove migliaia di persone si sono mobilitate per aiutare i propri vicini. E stanno dimostrando la verità di quella vecchia canzone, ‘Milan l’è un gran Milan’”. Poi l’attenzione della presidente si è rivolta al Recovery Fund,”è un’opportunità per l’Italia di decidere come dovrà essere il suo futuro. Questa è la posta in gioco, mentre il governo italiano sta preparano il piano di ripresa e resilienza dell’Italia. Spetta all’Italia proporre come investire queste nuove risorse”, ricordando poi che la Commissione Ue ha chiesto di investire almeno il 37% del Recovery Fund per realizzare lo European Green Deal. “L’Italia potrebbe utilizzare la sua quota per passare a nuove fonti energetiche come l’idrogeno pulito, investire nel trasporto pubblico elettrico o per sostenere l’agricoltura biologica e le industrie che utilizzano materiali riciclati”. Von der Leyen ha ricordato che “abbiamo messo alcune idee sul tavolo, ma la scelta spetta all’Italia”. Next Generation Eu “dovrebbe anche finanziare una ripresa digitale. La pandemia ha dimostrato quanto siamo dipendenti dalle tecnologie digitali. Internet veloce è diventato fondamentale per seguire le lezioni o per gestire qualsiasi tipo di attività. E la rivoluzione digitale continuerà ben oltre la pandemia. I big data stanno ora entrando anche nei settori economici più tradizionali”. “Per ottenere il massimo dal Next Generation Eu l’Italia avrà bisogno di due cose: volontà di riforme e approccio strategico agli investimenti”, “il Next Generation Eu porterà un’ondata di investimenti pubblici senza precedenti per l’economia italiana, risorse europee per la ripresa e le riforme dell’Italia. Ma Next Generation Eu avrà successo solo se l’Italia collaborerà”.