SPI CGIL Lombardia, vaccini: sconcertante che siano state chiuse le agende di prenotazioni

Milano – “Sono sconcertanti le notizie che ci stanno giungendo da quasi  tutte le province lombarde. Non vogliamo credere che effettivamente sono state chiuse le agende delle prenotazioni per i vaccini antinfluenzali per mancanza di dosi. E’ una situazione intollerabile”, dichiara Valerio Zanolla Segretario Regionale SPI CGIL Lombardia.
“Le risposte che giungono ai nostri pensionati sono tutte tese a giustificare una situazione che vede gli ambulatori saturi di prenotazioni. L’invito è quello di rivolgersi ai medici di base; peccato che essi oltre a denunciare la mancanza di vaccino chiamano i loro assistiti annullando le prenotazioni rinviandole a data da destinarsi. Per l’anti-pneumococco all’inizio del 2021”, continua Zanolla. “Il sistema sanitario lombardo si dimostra una volta di più alla canna del gas. Per anni abbiamo sentito riecheggiare i vanti della sanità migliore del Paese. Ecco i risultati: assoluta incapacità organizzativa e di programmazione. La colpa? Non solo dell’attuale gruppo dirigente lombardo ma di chi li ha preceduti e che ha favorito la politica di privatizzazione della nostra sanità. Fontana  e soci come pensano di far fronte in maniera efficace alla campagna di vaccinazione anticovid che si dovrà affrontare nei prossimi mesi? L’allarmante gestione della profilassi antinfluenzale è un pericoloso e preoccupante campanello d’allarme”, conclude il Segretario Regionale SPI CGIL Lombardia.