Fiera Rho, Di Maio inaugura “Milano unica”: “Grande segnale di ripartenza”

Fiera Rho, Di Maio inaugura “Milano unica”: “Grande segnale di ripartenza”

Rho – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha inaugurato questa mattina la 31esima edizione della fiera del tessile “Milano Unica”, la prima a ripartire dopo la pandemia nei padiglioni del polo di Rho. “Essere qui oggi alla prima fiera che riparte in presenza, addirittura ospitando operatori stranieri, e’ un grande segnale di speranza, di ripartenza, di un’Italia che e’ pronta a ripartire sui mercati internazionali e di un Made in Italy tonico, pronto alle sfide del mondo post-Covid”, ha detto Di Maio. “Non era assolutamente scontato vedere tutte queste imprese ripartire in una fiera cosi’ importante”, ha aggiunto il ministro, ringraziando “tutte le imprese che hanno avuto il coraggio di ripartire”. “Durante la fase peggiore della pandemia – ha ricordato Di Maio – abbiamo iniziato a scrivere insieme agli operatori del settore il patto per l’export: oggi ci sono 2 miliardi di euro che riguardano vari settori. Le fiere restano uno dei principali strumenti dell’internazionalizzazione per le nostre imprese e per il nostro Made in Italy, per questo le sosterremo: i nostri prossimi provvedimenti economici devono mettere in condizione le fiere di affrontare con le risorse adeguate le sfide del futuro e di coprire quello che purtroppo hanno perso a causa della pandemia. Le supporteremo nel migliore dei modi, anche attraverso risorse a fondo perduto, che gli consentiranno di coprire una parte degli ammanchi”. “Sappiamo che e’ di grande importanza che le fiere italiane mantengano la loro caricatura internazionale”, ha continuato il ministro, facendo sapere che il governo e’ al lavoro “per assicurare la presenza di espositori internazionali alle nostre fiere, agevolandone l’ingresso sul nostro territorio nazionale, attraverso i cosiddetti ‘corridoi verdi’”. In occasione dell’inaugurazione di “Milano Unica” Di Maio ha assicurato anche “la volonta’ del governo di rilanciare il settore del tessile e degli accessori di gamma, il terzo settore manifatturiero, con quasi 46mila aziende. Un comparto che ha subito in maniera molto serie gli effetti della pandemia, soprattutto in termini di esportazioni”. “A fine settembre – ha infine fatto sapere il ministro – sara’ aggiudicata la gara per la campagna di comunicazione dell’Italia all’estero da 50 milioni, che accompagnera’ il rilancio del settore. E’ la piu’ grande campagna di comunicazione all’estero mai fatta dall’Italia. “Sappiamo che e’ di importanza fondamentale che le fiere italiane mantengano la loro caratura internazionale, per questo stiamo lavorando per assicurare la presenza di espositori internazionali alle nostre fiere, agevolando il loro ingresso sul territorio nazionale con i cosiddetti corridoi verdi”, ha aggiunto il ministro Di Maio, parlando alla platea di imprenditori del tessile. “A fine settembre sara’ poi aggiudicata la gara da 50 milioni di euro per la campagna di promozione straordinaria dell’Italia all’estero, dedicata alle fiere italiane, che accompagnera’ il rilancio del settore. Si tratta – ha concluso – della piu’ grande campagna di promozione all’estero mai fatta per l’Italia”. Di Maio ha quindi rivolto su facebook un pensiero particolare a Milano: “Essere a Milano oggi è un segnale importante, di vicinanza, che vogliamo dare come governo alla Lombardia, una delle regioni italiane più colpite dal covid.  Servono massimo impegno e cura nei confronti dei cittadini e della loro salute.  In questa fase la Spagna sta attraversando un momento critico a causa dei contagi e alla ministra Arancha Gonzalez ho espresso tutta la solidarietà del popolo italiano. Questa pandemia ci ha messo davanti a momenti davvero difficili: abbiamo visto la nostra gente morire, molte famiglie soffrire, migliaia di lavoratori in difficoltà e aziende in crisi. Ma abbiamo messo in campo subito diversi strumenti di sostegno alla popolazione.  Bisognava essere concreti e veloci, ed è quello che abbiamo fatto.  Adesso però siamo davanti a una nuova sfida: dovremo utilizzare al meglio i fondi del recovery fund che arriveranno dall’Ue. Bisognerà investirli per innovare il Paese e supportare le imprese, in modo da dargli la possibilità di riprendersi e creare nuova occupazione.  Il lavoro, innanzitutto. Questa per noi deve essere la priorità”