Autostrade: la proposta dell’azienda al governo

Milano – Ha preso corpo la proposta di Autostrade per l’Italia per evitare la revoca della concessione. Nel tardo pomeriggio di ieri la società ha inviato la propria proposta al governo. E stando a quanto chiarisce la società, risponde a tutte le richieste avanzate dal governo durante il tavolo di confronto con le Infrastrutture. I punti fermi sono due: il mantenimento degli impegni sul fronte degli investimenti, ossia i 14,5 miliardi a suo tempo dichiarati, e l’accettazione del modello Art (quello definito dall’Autorità dei trasporti) per quanto riguarda le tariffe sui nuovi investimenti. Ma ci sono altri due aspetti: l’impegno a portare in consiglio di amministrazione di Aspi un aumento di capitale funzionale al riassetto azionario della compagnia e infine una nuova ipotesi che fa riferimento al Milleproproghe, ossia quello della revoca unilaterale della concessione. Sugli investimenti, il principio è mantenere fede al precedente maxi piano e in aggiunta dar seguito a una sorta di programma di «compensazione» da complessivi 3,4 miliardi: 1,5 miliardi in termini di taglio della tariffa, 700 milioni aggiuntivi in manutenzione e 800 milioni per Genova. In tema pedaggi, si tratta di accettare il modello Art che garantisce una remunerazione sugli investimenti stimata attorno al 7,09%, ossia diversi punti percentuali in meno di quanto riconosciuto fino ad ora (circa l’11%). C’è poi il tema dell’aumento di capitale: la nuova proposta dovrebbe essere vicina ai 3 miliardi e funzionale a favorire l’ingresso nell’assetto azionario di nuovi soci, in primis F2i e Cdp. Operazione che andrà di fatto a diluire Atlantia, controllata dalla Edizione della famiglia Benetton, a favore di un maggior peso dei nuovi azionisti, anche in termini di governance.