Nasce Confimi Industria Trentino Alto Adige

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Nasce Confimi Industria Trentino Alto Adige

Bolzano – Prende il via oggi Confimi Industria Trentino-Alto Adige/Südtirol. Il nuovo mandamento – ulteriore punto di riferimento per la manifattura italiana e nuova casa della rappresentanza di Confimi Industria – nasce grazie al supporto operativo di Confimi Apindustria Vicenza, e del raggruppamento di aziende del sistema Confimi Sanità. A guidare la nuova sede l’industriale Dietrich Gallmetzer, titolare della Gallmetzer Holding, che spinto dall’idea di un lavoro sinergico, ha coinvolto nel progetto diverse realtà imprenditoriali del territorio, motori dello sviluppo e del progresso economico e sociale del Trentino Alto Adige. Confimi Trentino-Alto Adige nasce, quindi, con l’obiettivo di integrarsi e collaborare con le altre associazioni di rappresentanza e accrescere il valore del territorio interagendo con le istituzioni in modo trasparente e proattivo. A completare il Direttivo ci sono il Vicepresidente Michael Gamper, COO del gruppo Gallmetzer  e il Direttore Mario Eugenio Nizzola. Grazie alla  specificità delle aziende riunite sotto il cappello di Confimi Trentino Alto Adige, la territoriale porrà  particolare attenzione all’ambito sociosanitario, asset dimostratosi oggi più che mai strategico per l’Italia. «Questo settore – dichiara il presidente Gallmetzer – è stato oggetto, in tempi brevissimi, di un deciso e decisivo cambio di sistema. La domanda di interventi pubblici ha subito e subirà un forte aumento.  È proprio per rispondere a questa stessa domanda che viene fondata questa nuova rappresentanza territoriale, così da poter superare la dicotomia pubblico/privato attraverso un sistema che sarà certo, trasparente, vigilato e sussidiario». Ad augurare buon lavoro alla territoriale e al suo presidente anche Paolo Agnelli, presidente nazionale di Confimi Industria “Siamo felici di aprire le porte della nostra casa a imprenditori pragmatici e con voglia di fare, il periodo storico ce lo impone. Un territorio per natura vocato all’export e con un piede in Europa sarà di certo una ricchezza per tutto il sistema confederale”.