Commercio: protesta dei commercianti per lo spostamento dei saldi

Milano – Difficoltà e proteste dei commercianti per il rinvio dei saldi al primo agosto. “E’ stato un week end disastroso questo, che ha segnato un meno 80% delle vendite – spiega Gabriel Meghnagi presidente di Ascobaires e della rete delle associazioni di via di Confcommercio Milano – è stata una scelta bulgara quella di spostare la data dei saldi proprio in un anno difficile come questo. Eravamo arrivati a recuperare un po’ nelle scorse settimane. Lo spostamento dei saldi è stato fatale. Si può dire che non ci sono gli stranieri ma appena è stata decisa questa data l’ho detto: i negozi resteranno con tanta merce invenduta. Partire coi saldi un mese dopo si è dimostrato un errore, poi facendo comunque gli sconti, è diventata una scelta senza senso. Ho ricevuto tantissime telefonate di lamentele dagli esercenti, se l’anno prossimo lo rifaranno faremo una raccolta di firme per protestare. Non c’è ragione. Capisco che questa scelta giovi alla grande distribuzione ma lasciateci almeno la libertà di fare i saldi. Non c’è niente da fare, la gente vuole vedere la scritta saldi”, conclude Meghnagi. Mentre Marco Ongaro, titolare di 8 negozi a Milano e 25 in Lombardia dice: “il posticipo può essere interessante ma in questa stagione dopo il lockdown è stato un suicidio. Andava tenuta la data tradizionale. Ora tutti noi abbiamo i magazzini pieni e l’obiettivo è vendere il più possibile, poi in agosto la città si svuoterà e addio ai saldi. Con la data del 1 agosto abbiamo sprecato un’occasione e in più ci sarà anche il problema delle ferie per i dipendenti”, conclude Ongaro.