Edilizia: grave infortunio sul lavoro a Cuggiono (Mi)

Cuggiono (Mi) – Le segreterie territoriali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil esprimono la loro sincera solidarietà all’operaio infortunato sul lavoro nell’incidente verificatosi ieri in via IV Novembre a Cuggiono. “Ancora una volta – si legge in una nota unitaria – con l’infortunio di ieri si conferma una forte destrutturazione di molte imprese in edilizia. A distanza di un mese dalla ripresa dopo la chiusura dei cantieri per l’emergenza COVID- 19, sono già cinque i casi di infortuni nelle costruzioni in Lombardia. Purtroppo nella fase due post COVID, la cosa grave che sembra essere tornati all’ normalità per gli infortuni nei cantieri. Il lavoro e i lavoratori non sono considerati un valore, ma solo un mezzo per risparmiare aumentando i profitti. Gli organi competenti faranno le indagini dovute e stabiliranno la dinamica, le cause e le responsabilità di ciò che è avvenuto. Le organizzazioni sindacali dell’edilizia da tempo sollecitano il completamento di quanto previsto dal DLGS 81/2008 con la costituzione della patente a punti (strumento fondamentale per la selezione ed il sistema di qualificazione delle imprese), l’intensificazione dei controlli e l’aumento delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, il ripristino del DURC nella sua forma originaria passando in tempi brevi alla certificazione della congruità e il contrasto al lavoro irregolare moltiplicatore di incidenti e di infortuni mortali. La sicurezza sul lavoro deve essere considerata dalle imprese un investimento e non una spesa. Questo è un prerequisito e non una variabile dell’organizzazione del lavoro. Pertanto l’obiettivo è che i Lavoratori dopo una giornata di lavoro ritornino alla loro case tra gli affetti delle loro famiglie. Per queste ragioni Feneal Filca e Fillea rivendicano l’applicazione del contratto nazionale edile a tutti i lavoratori impiegati in cantiere con l’obiettivo di assicurare una adeguata formazione, rivendicano uguali diritti e uguali prestazioni, rivendicano una efficace lotta alla corruzione e all’illegalità che sono foriere di mancate applicazioni delle norme legislative e contrattuali. Il fondamentale ruolo degli RLST, con la recente messa in rete a livello regionale lombardo, deve avere in futuro maggior efficacia ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro nella quotidianità del cantiere. “La sicurezza sul lavoro e la lotta agli infortuni non è solo un problema sindacale, ma sociale, politico e istituzionale perché misura il tasso di rispetto che una società ha nei confronti di chi suda salario. Ora anche i sindaci dei comuni devono affrontare la questione infortuni nei cantieri, con lo stesso criterio delle ordinanze emesse durante l’emergenza COVID, se vogliamo evitare questo bollettino di guerra“, conclude la nota.