Sanità, Lombardia: domani CGIL, CISL, UIL incontrano Fontana

Sanità, Lombardia: domani CGIL, CISL, UIL incontrano Fontana

Milano – Non può esserci futuro per la sanità  lombarda senza un ripensamento del ruolo e delle funzioni del sistema ospedaliero. Lo hanno ribadito questa mattina Cgil, Cisl e Uil Lombardia, scesi nuovamente in piazza sotto Palazzo Lombardia per chiedere l’apertura di un tavolo permanente di confronto con la Presidenza della Regione e stringere un nuovo “Patto per la salute”, che rilanci la sanità pubblica e la medicina del territorio. Organizzato con le Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel sistema sanitario e sociosanitario, il presidio ha chiuso il cerchio della mobilitazione avviata il 16 giugno con la manifestazione sulle Rsa e proseguita il 19 con quella sui distretti. Nel corso degli interventi che si sono alternati nella mattinata, i sindacati hanno ricordato i gravi limiti del sistema ospedaliero, drammaticamente evidenziati dalla pandemia. “Innanzitutto si è tardato nella realizzazione di una netta separazione dei percorsi di accesso alle strutture ospedaliere, con una chiara distinzione di pazienti acuti, cronici, pazienti acuti e cronici con patologia infettiva – affermano Cgil, Cisl e Uil Lombardia -. E’ assolutamente inefficiente un modello in cui il baricentro del sistema sanitario è tutto spostato sull’ospedale e l’assistenza ospedaliera e poco sul territorio”. Il taglio dei posti letto e del personale sanitario negli ospedali pubblici, inoltre, ha determinato pesanti ricadute. “Per competere con il sistema privato – spiegano i sindacati – le Aziende socio sanitarie pubbliche (Asst) hanno concentrato la spesa in ambito ospedaliero, sottraendo ulteriori risorse allo sviluppo dei servizi di cura e assistenza territoriale, e hanno fatto largo ricorso al lavoro in somministrazione, senza favorire percorsi di stabilizzazione e protraendo negli anni disparità di trattamento economico e normativo a parità di mansione”. Le proposte dei sindacati: 1) utilizzare le risorse e attuare gli indirizzi nazionali previsti dal DL “Rilancio” nell’attuale fase pandemica, con la definizione del “Piano di Assistenza Territoriale” e una puntuale e condivisa verifica attuativa del “Piano della rete ospedaliera” per aumentare la disponibilità di posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva; 2)  riformulare il Piano sociosanitario regionale 2020-2024 predisposto dalla Giunta prima dell’emergenza epidemica per dare continuità al rafforzamento dell’offerta sanitaria e sociosanitaria, aumentando i posti letto di cure intermedie, con degenze di comunità, e di cura e degenza ospedaliera – progettare la riorganizzazione delle degenze ospedaliere ordinata per intensità di cura prevedendo la possibilità di ricovero nella medesima unità organizzativa di pazienti chirurgici e medici con adeguato; 3) coordinamento internistico infermieristico; 4) programmare la formazione con l’aumento dei posti nelle scuole di specialità, per promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani e realizzare il necessario ricambio generazionale di medici ed altre professionalità sanitarie; 5) tutelare il lavoro di tutti gli operatori del sistema sanitario e sociosanitario, dei lavoratori in somministrazione e dei servizi esternalizzati per contrastare discriminazioni e disparità di trattamento economico e normativo, e valorizzare nelle procedure concorsuali l’esperienza lavorativa dei professionisti/operatori “precari” prestata presso le aziende del Servizio sanitario lombardo; 6) attuare politiche degli appalti che tengano in giusta considerazione la qualità del servizio e la tutela del lavoro. Domani i segretari generali di Cgil Cisl Uil Lombardia incontreranno il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e presenteranno le proposte sindacali con la richiesta di istituire un confronto permanente.