Barbieri (Confcommercio): lunedì si riparte, molte imprese resteranno chiuse, ora rilanciare Milano

Milano – Giornata di attività preparatorie per gran parte del mondo del commercio dopo la luce verde di governo e regione che permetterà, da lunedì prossimo, la riapertura di molte attività, tra le quali bar e ristoranti. “L’accordo preso, la proposta formulata dalle regioni accolta dal governo, sicuramente recepisce alcune delle istanze che noi abbiamo fatto”, spiega Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano. “Ad esempio: la distanza dei tavolini che è diventata di solo un metro, più una serie di adempimenti meno invasivi per le imprese. Il tema vero è che – comunque si tratta di costi in più che le imprese devono sostenere – devono arrivare i contributi a fondo perduto del decreto “Rilancio”. Ma non mi risulta ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e nemmeno bollinato dalla Ragioneria. Poi attendiamo il decreto che determina le aperture di lunedì prossimo; nel frattempo stiamo aspettando anche l’ordinanza di Regione Lombardia che mi auguro recepisca l’accordo Stato-Regioni, senza inasprire le misure di sicurezza”. C’è poi il tema di come rilanciare Milano dopo i mesi della pandemia e della paura. “La prima cosa che chiediamo – per rilanciare anche il turismo, anche se sembra poco – è l’abolizione dell’imposta di soggiorno: un balzello che potrebbe aiutare a far tornare almeno una parte di quegli 11 milioni di turisti arrivati in città l’anno scorso. Poi servono delle iniziative, che devono essere collegate al quadro normativo di sicurezza, per il rilancio di Milano. Penso agli eventi che si potrebbe iniziare ad immaginare, sempre nel rispetto della sicurezza. Milano and partner con Yes Milano stanno lavorando a delle iniziative alle quali, come Confcommercio, stiamo collaborando, perché destinate a valorizzare la città. Occorre costruirle però sfruttando i social, i video, la rete, sempre nel rispetto di tutti i parametri di sicurezza. In questo momento gli eventi, così come li abbiamo sempre conosciuti, non si possono fare. Noi puntiamo a rilanciare l’immagine di Milano, anche in occasione della riapertura di lunedì, benchè ad oggi solo il 65% delle imprese milanesi aprirà ma il restante 35% no, secondo la nostra recente indagine”, conclude Barbieri.