Cgil Cisl Uil Lombardia – settore artigiano: puntuali i versamenti della cassa integrazione

Artigianato
Artigianato

Milano – Il fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, (FSBA), un fondo nazionale privato a controllo pubblico, costituito dai soci (Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato, Cna, Claai), ha iniziato da settimane a erogare bonifici a sostegno del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori di aziende artigiane della Lombardia, sospesi momentaneamente dal lavoro per la chiusura delle attività produttive a seguito grave emergenza sanitaria economica e sociale causata dalla pandemia covid-19. In Lombardia stiamo affrontando anche nel settore artigiano una preoccupante emergenza produttiva. Oltre 37 mila aziende, circa l’80% delle aderenti, hanno richiesto l’ammortizzatore FSBA, stipulando il necessario accordo sindacale, per circa 140 mila lavoratori, dei quali oltre 80 mila hanno già ricevuto i bonifici. Si è garantito a questi lavoratori, in tempi celeri, una integrazione salariale per un importo lordo complessivo di oltre 34 milioni di euro, un valore economico identico a quello previsto dall’Inps per la cassa integrazione ordinaria. Alcuni ritardi avvenuti nell’erogazione del bonifico non sono imputabili al sistema ma ai tempi di invio delle rendicontazioni e agli errori contenuti. Il fondo nazionale FSBA, in questa complicata situazione ha operato, in Lombardia come nelle altre regioni, con efficacia e funzionalità, facendo arrivare nelle tasche dei lavoratori, in tempi brevi, un concreto sostegno al loro reddito, difendendo l’occupazione e le professionalità acquisite in aziende che devono anche affrontare la messa in sicurezza dei propri luoghi di lavoro, al fine di garantire insieme alla ripresa produttiva la salute di chi lavora, come previsto dal protocollo nazionale del 24 aprile recepito nel dpcm del 26 aprile. Al momento FSBA ha utilizzato tutte le sue risorse, compresi i 60 milioni stanziati in un primo momento dal governo. Dinanzi al massiccio ricorso nazionale a FSBA occorrono, per completare l’erogazione delle prime nove settimane di cassa, risorse governative aggiuntive non inferiori a 2,5 miliardi di euro, considerando che la prestazione comprende, a carico FSBA, sia il versamento previsto del 23% di Irpef e sia il 35% della contribuzione correlata, utile ai fini pensionistici. Oggi le risorse nazionali sono esaurite con tutto ciò che questo significa sul piano sociale e occupazionale. E’ necessario per questo, come richiesto tra altro dalle confederazioni nazionali Cgil, Cisl, Uil, che il governo garantisca al fondo bilaterale le risorse necessarie con uno stanziamento adeguato, a fronte di una platea di richiedenti di quasi un milione di unità. Occorre consentire il prolungamento delle settimane di cassa e assicurare il sostegno al reddito di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori in un settore importante per l’economia e il sistema produttivo del paese.