Affitti: a Milano e nelle grandi città frenano gli aumenti dei canoni

Affitti: a Milano e nelle grandi città frenano gli aumenti dei canoni

Milano – Negli ultimi sei mesi il mercato delle locazioni ha ripreso la via della stabilità, sia nelle città in cui gli ultimi aumenti dei costi iniziavano a far temere un rischio bolla sia in quelle in cui gli indicatori di domanda, offerta e prezzi erano ancora in sofferenza. Questa è la principale evidenza dell’Osservatorio di Immobiliare.it (www.immobiliare.it) e Mioaffitto.it (www.mioaffitto.it), che ha analizzato l’andamento del settore affitti nei sei mesi da settembre 2019 a febbraio 2020. A Milano, che rimane un caso unico e la città più cara con una media di quasi 1.300 euro per un bilocale da 65 metri quadri, l’aumento dei canoni ha frenato: nel semestre oggetto dello studio infatti l’affitto medio risulta quasi fermo, con una variazione dello 0,3% in positivo. In questo modo si è bilanciato l’aumento record dello scorso semestre che aveva sfiorato il +6%. Non si ferma però la crescita costante della domanda (+1,9%) a cui l’offerta non riesce a rispondere, tanto che anche questo semestre si chiude con un calo degli immobili sul mercato pari al 3%. Gli altri grandi capoluoghi di regione* si trovano in un momento di sostanziale stabilità: qui infatti i prezzi in sei mesi sono rimasti quasi fermi, perdendo appena l’1,4%, così come rimane invariata la domanda (+0,8%). Risulta più evidente il calo dell’offerta che è scesa del 2,1%. I canoni di locazione risultano ben lontani da quelli richiesti nel caso unico milanese: nei grandi capoluoghi infatti la spesa media mensile è pari a 842 euro per un bilocale da 65 metri quadri. Nei capoluoghi regionali più piccoli** il mercato tiene ma rimane fermo, apparendo ancora lontano da una situazione di ripresa.  Il canone medio richiesto di 456 euro al mese è molto distante dalle cifre finora viste nelle grandi città, nonostante negli ultimi sei mesi abbia guadagnato tre punti percentuali. Rimangono però congelati domanda e offerta: entrambi gli indicatori infatti appaiono praticamente invariati (+0,3%). Piccoli centri e provincia sono ancora in sofferenza e qui tutti gli indicatori di mercato rilevati riportano ancora valori in perdita, giustificati soprattutto da una domanda che continua a calare e che, in sei mesi, ha perso due punti percentuali (-1,7%). Il prezzo è rimasto quasi invariato rispetto al semestre scorso e i 393 euro richiesti mediamente per un appartamento da 65 metri quadri sono frutto di un calo di appena lo 0,5%. Risulta scesa dell’1,5% anche l’offerta di immobili in locazione. “Rispetto al resto del mercato, quello degli affitti è un comparto che tutto sommato è riuscito a tenere meglio negli ultimi anni, soprattutto nelle grandi città – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Siamo in un momento storico in cui operatori e proprietari si interrogano sugli impatti che l’emergenza sanitaria potrebbe avere sul settore, ma è presto per fare previsioni. Sul nostro portale il numero di visitatori e pagine viste, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è in aumento: chi ha in progetto la ricerca di una casa sta, per ovvi motivi, soltanto rimandando la visita dell’immobile e l’eventuale stipula del nuovo contratto, ma complice anche il molto tempo che si trascorre tra le mura domestiche, spende più tempo online alla ricerca di un’occasione”.