Coronavirus: in sciopero Electrolux Solaro

Electrolux Solaro
Electrolux Solaro

Milano – Proseguono gli scioperi nelle aziende metalmeccaniche nel Milanese. Oggi a fermarsi sono 700 dipendenti della Electrolux di Solaro e altre agitazioni sono in programma nei prossimi giorni, secondo quanto riferisce la Fiom Cgil di Milano. “Non siamo sacrificabili – afferma una nota – non accettiamo lezioni da chi non ha rispetto per le lavoratrici e i lavoratori. In una situazione di emergenza come questa non si possono usare due pesi e due misure: da una parte i cittadini, cui viene giustamente chiesto di “restare a casa” per diminuire le possibilita’ di contagio, dall’altra i lavoratori, in maggioranza operai (quelli che per le mansioni che svolgono non possono utilizzare lo smart working) obbligati a recarsi e restare in azienda, spesso in assenza delle condizioni di sicurezza previste dai decreti. Quando la salute e’ a rischio fermarsi e’ un atto di grande responsabilita’ (ed e’ grave che presidente regionale di Confindustria Marco Bonometti la pensi diversamente) e se non lo capiscono le imprese e le istituzioni lo fanno e lo faranno le lavoratrici e i lavoratori”. Ieri hanno scioperato alla Scotsman Ice di Pogliano Milanese e alla Bitron di Cormano. Oggi incrociano le braccia i lavoratori della Electrolux di Solaro, quelli della Lobo di Cornaredo e della Tecnomagnete di Lainate. Lunedi’ sarà il turno dei lavoratori della Lear Corporation di Pozzo d’Adda.”Ci auguriamo – ha detto Roberta Turi, segretaria generale della Fiom di Milano – che nell’incontro di oggi tra governo e sindacati si prendano decisioni che tutelino le lavoratrici e i lavoratori. Non permettiamo a nessuno – tanto meno a chi, come i dirigenti delle associazioni datoriali sta asserragliato in ufficio e invia proclami in teleconferenza – di spiegarci che in questo momento la priorita’ e’ produrre lavatrici, bulloni o sedili per la Ferrari e la Lamborghini. Si facessero un giro in una fabbrica, Marco Bonometti e quelli che la pensano come lui. Per noi la priorita’ e’ sempre stata e resta la salute delle lavoratrici e dei lavoratori: faremo di tutto perche’ sia garantita, non solo in questo tempo d’emergenza ma anche quando questa drammatica fase finira’. Questa situazione, infatti potrebbe essere un’occasione per ridiscutere del cosa e come produrre in un’ottica diversa da quella del profitto e rispettando le lavoratrici e i lavoratori”.