Aerospazio: da Regione 3,3 milioni per ‘Space Economy’

Milano – Il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala ha partecipato all’evento in cui è stato sottoscritto il contratto da 31,5 milioni di euro tra Leonardo spa e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la realizzazione di PROSPECT, la trivella e il mini-laboratorio per Luna-27, una missione di ESA e Roscosmos, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di quella britannica (UK Space Agency). Dopo il contratto del 2016 per la progettazione del modello di sviluppo, è stato ora affidato a Leonardo il compito di lavorare alla progettazione definitiva e alla realizzazione del modello di volo di PROSPECT, Package for Resource Observation, in-Situ analysis and Prospecting for Exploration Commercial exploitation and Transportation. “Integrazione è la parola chiave che ha guidato le scelte di Regione Lombardia nell’ambito dell’aerospazio. Fin dal primo momento – ha sottolineato il vicepresidente Sala, assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese – abbiamo deciso di aderire al Piano Strategico Space Economy Nazionale, che mira a promuovere l’integrazione dei programmi spaziali nazionali e le politiche di sviluppo e coesione nazionali e regionali. Regione Lombardia ha stanziato 3,3 milioni di euro per cofinanziare i progetti che vedranno una partecipazione di soggetti lombardi”. “Le iniziative comuni  – ha spiegato Fabrizio Sala  – si concentrano su 3 ambiti: telecomunicazioni e navigazione, osservazione della terra, esplorazione spaziale e tecnologie connesse.  L’impegno di Regione Lombardia è di continuare a sostenere un’area strategica quale l’aerospazio sia in modo diretto, sia creando le condizioni migliori di sistema per la sua crescita e il suo sviluppo. È ciò che cercheremo di fare sia attraverso il Programma Strategico Triennale sulla ricerca e l’innovazione, sia con interventi sulle tecnologie abilitanti più rilevanti”. L’aerospazio è stato il tema centrale della scorsa missione istituzionale che il vicepresidente Sala ha guidato negli Stati Uniti in Texas alla SpaceCom e anche il Dubai Air Show. Nella ‘Call Hub’ ci sono due progetti che riguardano l’aerospazio, uno con capofila l’istituto nazionale di fisica nucleare per la costituzione di un HUB tecnologico nel campo dello sviluppo e dell’utilizzo di sistemi di analisi di precisione del territorio mediante dispositivi a pilotaggio remoto (veicoli ‘unmanned’, terrestri, avionici e satellitari). L’altro con capofila la Dorbit per l’utilizzo dei dati spaziali (messa in orbita di un piccolo satellite con sensori SAR) per prevenire e gestire emergenze e disastri naturali, controllando i ghiacciai, i versanti montani, le foreste grazie a un progetto pilota scalabile, interoperabile e commerciabile con facilità. “Il sistema produttivo – ha ricordato il vicepresidente Sala –  è composto da circa 220 imprese con più di 16.000 addetti e un fatturato complessivo che si aggira intorno ai 6 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi di euro di export. In termini di innovazione e ricerca, il settore aerospaziale svolge un ruolo di traino nell’aprire sempre nuovi percorsi di sviluppo tecnologico grazie alla propensione delle imprese a dedicare risorse specifiche alla ricerca ed allo sviluppo innovativo, ma anche grazie alla ricchezza del tessuto produttivo”.