Federalberghi: aumento tassa di soggiorno altra batosta per il settore

Roma – Federalberghi, vede “nubi fosche all’orizzonte per le imprese del turismo e per i 430 milioni di persone, italiani e stranieri, che ogni anno pernottano nelle strutture ricettive italiane, per vacanza o per lavoro”, anche perché “sembrano confermare le peggiori previsioni”. “La manovra che avrebbe dovuto ridurre la pressione fiscale – sostiene Bernabo’ Bocca, presidente di Federalberghi – sembra contenere un unico intervento in materia di turismo: il raddoppio dell’imposta di soggiorno, da 5 a 10 euro per notte e per persona”. “Rimane in capo agli albergatori l’onere di riscuotere l’imposta e di sostenere in toto le relative spese (ad esempio le commissioni delle carte di credito), per di piu’ con l’aggravante di un sistema sanzionatorio lunare, che punisce con sanzioni penali anche piccoli ritardi ed errori formali di minima entita’.” “Sembrano spariti dai radar – prosegue Bocca – gli emendamenti dei relatori che erano trapelati venerdi’ scorso, in materia di riqualificazione delle strutture e di contrasto all’abusivismo. Nessuna notizia neanche in relazione alle misure di tutela per le imprese colpite dal fallimento di Thomas Cook, per le quali il mese scorso erano stati assunti in Parlamento impegni solenni.” Lapidario il commento di Bernabo’ Bocca: “dopo tante promesse, siamo alle solite: il turismo viene trattato sempre e soltanto alla stregua di una mucca da mungere. Per anni abbiamo chiesto maggior attenzione per il settore. Forse e’ ora di cambiare verso. Se proprio non riescono a far di meglio, forse e’ bene che smettano di occuparsene”.