Black Friday: come sopravvivere allo shopping compulsivo

Milano – Il Black Friday è alle porte. Come ogni ultimo venerdì del mese di novembre da qualche anno a questa parte, gli italiani si precipiteranno nei negozi fisici e online, alla ricerca di super affari. In occasione del grande evento che avrà luogo il 29 novembre, gli esperti di Guidapsicologi.it hanno preparato una guida di sopravvivenza per aumentare la consapevolezza dei consumatori riguardo a possibili tecniche di vendita e meccanismi psicologici da cui proteggersi per evitare di riempire i carrelli e svuotare i portafogli inutilmente. Prima di tutto, in vista di un evento commerciale di tale portata, è bene chiarire cosa si intende con shopping compulsivo e distinguerlo dalla semplice debolezza per l’acquisto di beni che pur non essendo primaria necessità, catturano la nostra attenzione per il semplice piacere di indossare un capo nuovo o perché appassionati delle ultime trovate tecnologiche. Il problema dello shopping compulsivo è fomentato dalla realtà in cui viviamo, dominata dalle leggi del marketing. Essere vittime di queste dinamiche di consumo è molto facile, anche per chi non soffre di alcuna patologia legata agli acquisti. Per questo, soprattutto in concomitanza con eventi come il Black Friday, è importante fissare tre semplici regole (e rispettarle): Fissare un budget, al quale non sono ammesse eccezioni; fare una lista delle cose che dobbiamo comprare. Servirà da guida per non lasciarsi tentare dalle infinite offerte che appaiono sul nostro cammino; fare una lista dei desideri da spuntare con calma, piccoli premi e piccoli regali che decidiamo di farci per occasioni specifiche, che abbiano un valore. In questo modo si recupera il senso dell’acquisto oggigiorno banalizzato e svilito da una rivoluzione nel sistema di produzione e di consumi. A rendere più complesso il problema dello shopping compulsivo, è il fatto che dietro a ogni acquisto c’è un team di esperti che ha fatto in modo che avvenisse un incontro con quell’irresistibile maglioncino o quegli irrinunciabili auricolari di ultima generazione. E poi, perché ogni volta che vogliamo comprare qualcosa alla fine ne compriamo almeno il doppio? Com’è possibile che si continui ad acquistare cose non necessarie? È molto semplice. Soddisfatti o rimborsati, reso facile, provalo e poi decidi: ma siamo davvero liberi di scegliere? Oppure l’idea di avere la libertà di farlo ci basta per non farci sentire “raggirati”, e quindi siamo già influenzati a priori riguardo alla validità del prodotto? Se chi vende è pronto a riprendersi indietro il prodotto, ci trasmette un valore enorme, che difficilmente metteremo in discussione.  Una volta che il prodotto è nelle nostre mani possono sorgere dei dubbi, ma il semplice fatto di sapere che lo possiamo restituire ci fa sentire padroni delle nostre scelte, anche della scelta di tenerci un prodotto che non era esattamente quello che avevamo immaginato, ma ci va bene lo stesso. Non farti nessun problema a rimandare indietro un prodotto che non ti soddisfa, è un tuo diritto. Vedere i riapparire sul tuo conto corrente i soldi spesi sarà una grande soddisfazione. mparare a usare le nuove tecnologie in modo responsabile è fondamentale e permette di risparmiare. Comprando online si può avere un controllo dei costi fino all’ultimo centesimo, spesso i prodotti hanno prezzi più bassi e le condizioni sono migliori che nei negozi, sia a livello di prezzi che a livello di politica dei resi. Nei negozi fisici è frequente l’obbligo al cambio invece di un buono d’acquisto e non è prevista la restituzione del denaro. Per questo è importante conoscere queste dinamiche imparare a sfruttarle a proprio vantaggio, invece che soccombervi,  perché aiutano a spendere meno e fare ottimi acquisti.