Stop chiusura ex Ilva: Landini, primo risultato importante

Stop chiusura ex Ilva: Landini, primo risultato importante

Roma – Ieri sera i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’incontro era stato richiesto dai tre sindacati proprio per approfondire i temi della vicenda ex Ilva e per analizzare la gravità della crisi industriale che investe in questo momento tanti poli produttivi del Paese. E il presidente non ha esitato un attimo a rispondere all’invito. Dopo l’incontro i tre segretari generali sono apparsi sollevati anche perché proprio mentre si recavano al Quirinale è arrivata la notizia sulla decisione di Arcelor Mittal di sospendere lo spegnimento degli altoforni. Per Maurizio Landini, si tratta infatti di “un primo risultato importante, ma adesso non c’è tempo da perdere”. Anche la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan si augura che sia il primo passo per salvare la fabbrica. «Abbiamo fatto un atto eccezionale, non è norma discutere di crisi aziendali con il presidente della Repubblica — spiegano i tre segretari generali — ma il fatto che ci abbia immediatamente dato questo incontro credo significa che anche il presidente condivida l’eccezionalità della situazione e la necessità di una soluzione in tempi rapidi». “In questi minuti è arrivata la notizia dall’azienda ai delegati che è stata sospesa la procedura di spegnimento dei forni. Questo è un primo risultato importante, ma adesso non c’è tempo da perdere”, così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Abbiamo comunicato a Mattarella – ha spiegato Landini – le nostre preoccupazioni per una vertenza non semplice che riguarda tutto il Paese. Il fatto che il Capo dello Stato abbia ricevuto i sindacati per discutere di crisi aziendali ha detto il leader della Cgil “è un atto eccezionale, significa che anche il presidente condivide le nostre preoccupazioni”. “Abbiamo chiesto al presidente del consiglio Giuseppe Conte – ha spiegato – di convocare la proprietà e le organizzazioni sindacali perché A.Mittal deve revocare il suo provvedimento e discutere al tavolo come si applica l’accordo così come è stato firmato”. Secondo il leader della Cgil “il Governo, per quello che ci riguarda, deve ripristinare tutte le condizioni legislative che c’erano all’atto dell’accordo. E’ il momento della responsabilità e credo che sia sotto gli occhi tutti che questo significa dare un futuro al Paese, che vuol dire essere capaci di produrre acciaio senza inquinare e senza perdere un posto di lavoro”.