A35 Brebemi, nel solco dello sviluppo della green economy

Roma – Anche 35 Brebemi protagonista a Roma dei festeggiamenti per i 75 anni di ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) assieme alle imprese associate, ai leader nel settore del trasporto e della logistica, agli esperti e alle istituzioni, riuniti assieme nella giornata di oggi per una riflessione comune sull’inevitabile percorso di transizione ambientale ed energetica in cui si trova l’Italia. L’Autostrada direttissima Brescia-Milano ha portato la propria testimonianza di infrastruttura di ultima generazione che ha sempre guardato al futuro, all’innovazione e alla sostenibilità sin dal suo concepimento e ha rappresentato, e rappresenta, un esempio di modernità sotto il profilo finanziario, tecnico-costruttivo, gestionale ed ambientale. I benefici diretti e concreti attribuiti alla costruzione di A35 sul territorio, testimoniati dalla ricerca AGICI presentata lo scorso febbraio, non sono infatti solo quelli economici, dati da una riduzione del costo del trasporto (tempi, carburante, costi operativi) e dalla nascita in questi mesi di numerose imprese e poli logistici lungo la tratta che hanno anche portato all’incremento dei posti di lavoro, ma anche ambientali, con una diminuzione delle emissioni e dell’inquinamento acustico. Lo studio stima che in questi primi anni con la A35 Brebemi si sono risparmiate 11 milioni di ore, con una riduzione annuale media del costo del trasporto di 58 euro/veicolo, un beneficio ambientale di 80,5 milioni di euro con minori emissioni di CO2, NOx, Pm10, minore inquinamento acustico e una minore incidentalità (riduzione del 6 per cento di incidenti sulle strade statali dall’avvio della A35). Sempre nell’ambito della sostenibilità ambientale inoltre, nel corso degli scorsi mesi, la A35 si è dotata di stazioni di ricarica per metano per auto e carburante GNL (Gas Naturale Liquido) nelle 2 aree di servizio, le prime in Italia su un’autostrada a pagamento. Il Gas Naturale Liquefatto, usato per le flotte di mezzi, permette una riduzione di emissioni di CO2 del 15% rispetto ai carburanti tradizionali, degli ossidi di azoto del 50% e arriva a ‘zero emissioni’ per il particolato e gli ossidi di zolfo, oltre a permettere un fondamentale risparmio di costi del 43% rispetto al gasolio. In Italia sono già più di 2 mila i camion in circolazione alimentati a GNL e la sua diffusione è stata molto rapida negli ultimi anni, in particolare per il trasporto stradale pesante. A35 Brebemi già dallo scorso anno ha inoltre avviato un nuovo importante progetto denominato E-highway che, attraverso l’intelligente collaborazione con partner di prestigio come, il Politecnico di Milano e con il patrocinio della concedente CAL SpA e della Regione Lombardia, nonché con il supporto di AISCAT, ha suscitato un enorme interesse sia presso le istituzioni che gli operatori commerciali e industriali. Tale progetto, volto ad assicurare la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l’avvio di un serio e deciso processo di decarbonizzazione, consentirà di realizzare una delle prime autostrade a economia circolare dotata di un’infrastruttura alimentata con energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico posto lungo l’autostrada. Durante l’incontro di Roma organizzato da ANITA, attraverso l’intervento del Direttore Generale di A35 Duilio Allegrini, ancora una volta è emerso come la mission e i nuovi progetti di Brebemi siano perfettamente compatibili con il futuro di questo settore e del Paese intero. “Guardare sempre avanti, valutando e cogliendo ogni possibilità di innovazione per uno sviluppo economico e sociale rispettoso dell’ambiente, sono solo alcuni dei valori che A35 Brebemi sta perseguendo e che stanno dando risultati positivi per quanto riguarda sia i numeri (traffico e fatturato) sia le ricadute sul territorio, diventato un polo di attrazione e di sviluppo di nuove iniziative logistico-imprenditoriali – afferma il Presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni. Con questi progetti già in corso e che guardano al futuro, la A35 Brebemi conta di diventare un esempio virtuoso e un modello da applicare per il futuro di tante autostrade, non solo italiane, confermando di essere la migliore candidata a raggiungere per prima obiettivi tecnologici ed ambientali unici”.