AIOP Lombardia: verso l’accordo per il contratto della sanità privata

Milano – L’Assemblea Generale di AIOP Lombardia, riunitasi giovedì 31 ottobre, ha deliberato all’unanimità di dare mandato ai propri Consiglieri Nazionali di approvare la proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, “di intervenire a partire dal 2020 per una positiva conclusione della vertenza per il rinnovo del CCNL della sanità privata, attraverso un aumento di budget delle prestazioni di ricovero, fino a copertura del 50% dei costi del rinnovo contrattuale”. Così si legge infatti in una nota a firma di Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza, inviata al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al presidente AIOP nazionale, Barbara Cittadini e al presidente Aris, Virginio Bebber. La proposta è subordinata a una modifica normativa da parte del Governo per la rivisitazione del vincolo fissato dal DL. 95 del 2012 (decreto Balduzzi) che, ad oggi, blocca la crescita dei budget del comparto privato accreditato. “Per quanto riguarda la nostra Regione, l’Assessorato al Welfare ha dato la propria disponibilità a incrementare il budget e contestualmente a verificare la fattibilità dell’incremento delle tariffe delle prestazioni di ricovero a copertura del 50% del costo del rinnovo contrattuale – ha dichiarato Dario Beretta, presidente di AIOP Lombardia. Il restante 50% sarà a carico delle strutture associate AIOP e ARIS. Vogliamo arrivare a una veloce soluzione, dopo un’attesa da parte dei nostri collaboratori durata oltre 10 anni – continua Beretta. Il prossimo passo, obbligatorio, sarà l’approvazione da parte del nostro Consiglio nazionale della proposta della Conferenza. L’impegno di AIOP Lombardia è di giungere a una rapida e positiva conclusione della vertenza contrattuale”. In Lombardia, il rinnovo contrattuale interessa 26.825 lavoratori che prestano servizio all’interno di 126 strutture ospedaliere private di ricovero e riabilitazione aderenti ad AIOP e ARIS. Ciò consentirà ai lavoratori di ottenere in busta paga 150 euro netti in più al mese mentre il valore dell’incremento complessivo annuo è di circa 80 milioni di euro.