Assobibite: sugar tax, vendite meno 30%

Roma – Nella manovra rientrerà “la cosiddetta sugar tax, che sarà limitata alle bevande e non si occuperà di merendine”. Lo chiarisce il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nell’intervista pubblicata oggi sul Sole 24 Ore. La tassa sulla plastica sarà “limitata agli imballaggi”, mentre “non ci sono interventi sui carburanti e non ci sarà l’intervento retroattivo sulle detrazioni di cui si è parlato”. Dopo conferme e smentite arriva il definitivo ok al varo della cosiddetta sugar tax, l’imposta sugli zuccheri aggiunti alle bevande che potrebbe valere circa 250 milioni all’anno di gettito: costerà 10 euro per ettolitro di prodotto finito, o 0,25 euro per chilo per i prodotti semilavorati. La tassa, anticipa il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, nel corso di un Focus sulla Manovra con Il Sole 24 Ore Radiocor, sarà di 10 euro per ettolitro e di 25 centesimi al chilogrammo di polveri. L’imposta, prevista da metà 2020, sarà confermata nella stessa misura per i due anni successivi. Secondo Assobibe, che riunisce i produttori di bevande, una imposta del genere produrrebbe una contrazione delle vendite del 30%, 10mila occupati a rischio e una chiusura dei bilanci in perdita per l’80% delle Pmi del comparto. Alla fine, sostengono da Assobibe, il gettito per le casse dello Stato sarebbe paradossalmente minore: dell’11% nel caso dell’Iva e del 15% nel caso delle tasse da lavoro.