Milano – La crisi climatica in corso necessita della consapevolezza e del protagonismo di tutti gli attori individuali e collettivi, affinché diano il proprio contributo ed esercitino il massimo sforzo per prevenire la catastrofe che minaccia l’intero pianeta e la sopravvivenza della civiltà umana. Il mondo della conoscenza può dare un apporto insostituibile per risalire la china: la ricerca, la formazione delle giovani generazioni sui temi ambientali, l’apprendimento di stili di vita rispettosi dei limiti imposti dalla natura, sono tutte direttrici da seguire, da un lato per evitare il collasso del nostro ecosistema, dall’altro per spingere i governi a fare grandi investimenti finalizzati alla transizione ecologica, rispettosa dei principi di giustizia sociale, ambientale e climatica. Come sindacato riteniamo inoltre di dover raccogliere l’invito di Fridays For Future, rivolto alle organizzazioni sindacali, a essere soggetto attivo nella giornata del terzo sciopero globale per il clima, poiché la lotta per un pianeta vivibile e quella per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono intimamente connesse, così come lo è la lotta contro le diseguaglianze sociali, che comporta che anche il fardello dei costi ambientali si scarichi sugli ultimi anelli della piramide: i lavoratori, i disoccupati, gli studenti, i migranti, i pensionati. Per queste ragioni la Flc Cgil aderisce al terzo Global Climate Strike, proclamando per il giorno 27 settembre 2019 uno sciopero di tutti i lavoratori dei settori della Conoscenza (Scuola, Università, Ricerca, Afam, Formazione Professionale, scuole non statali). Saremo in piazza insieme a Fridays For Future nelle manifestazioni organizzate nelle varie città per il prossimo 27 settembre.
