Turismo, Landini (Cgil): lavoro senza diritti, non è lavoro

Rimini – “Se il lavoro non ha diritti, non è lavoro e non c’è dignità. Solo attraverso il lavoro si può vivere dignitosamente, se pur lavorando si è poveri c’è un problema”, queste le parole di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervento in occasione di un evento dedicato a turismo organizzato dalla Filcams Cgil. Per il segretario è indispensabile rimettere al centro il lavoro e la qualità del lavoro, eliminando “quella competizione fatta sulla riduzione dei diritti e sullo sfruttamento delle persone. Chi vuole lavorare non deve dover competere con gli altri, ma deve poter usare la propria intelligenza per fare al meglio il proprio lavoro”. Tutto ciò è possibile solo creando una diversa cultura, che coinvolga tutti. E proprio da questa idea è partita la campagna informativa ‘Backstage, il lavoro che non vedi, vale’, portata sulle spiagge dalla Filcams Cgil per chiedere più attenzione alle condizioni di chi lavora nel settore turistico, ma allo stesso tempo sensibilizzare il turista e creare una coscienza attenta e critica. “Vogliamo dire alle persone che entrano in un albergo o che vanno al ristorante, che valutino cosa succede ai lavoratori, quali sono le loro condizioni di lavoro, come vivono. La qualità delle vacanze deve dare qualità anche a chi permette di farle queste ferie; perché non sempre le persone che fanno lo stesso lavoro, hanno gli stessi diritti”, spiega Landini.