Dazi, Coldiretti: in black list Trump 4,5 mld di made in Italy

Roma – Ci sono 4,5 miliardi di esportazioni Made in Italy, soprattutto vino e cibo, nella black list di prodotti sulla quale applicare un aumento delle tariffe all’importazioni fino al 100% del valore attuale elaborata dal Dipartimento del Commercio statunitense (USTR). E’ quanto afferma la COLDIRETTI dopo la decisione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre nuovi dazi sulle importazioni di beni. Sulle relazioni commerciali con l’Unione Europea nell’agenda della Casa Bianca c’è un atteso intervento del Presidente degli Stati Uniti. “Si tratta della prima sfida che dovrà affrontare la nuova Commissione Europea guidata dalla tedesca Ursula von der Leyen, in visita in Italia per l’incontro con il premier Giuseppe Conte, che dovrà gestire i complessi rapporti con lo storico alleato”, ha affermato il presidente della COLDIRETTI Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di “evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico”. Nella black list ufficiale pubblicata sul registro Federale Usa ad essere maggiormente colpiti sono nell’ordine la Francia, l’Italia e la Germania e non c’è dubbio che a pagare il conto più salato per il Belpaese sia il Made in Italy agroalimentare con – spiega la COLDIRETTI – vini, formaggi, salumi, pasta, olio extravergine di oliva, agrumi, olive, uva, marmellate, succhi di frutta, pesche e pere in scatola, acqua, superalcolici e caffè, ma anche la moda, i materiali da costruzione, i metalli, le moto e la cosmetica. In gioco – sottolinea la COLDIRETTI – ci sono settori di punta dell’agroalimentare nazionale in Usa a partire dal vino che con un valore delle esportazioni di 1,5 miliardi di euro nel 2018 è il prodotto Made in Italy più colpito, l’olio di oliva le cui esportazioni nel 2018 sono state pari a 436 milioni, la pasta con 305 milioni, formaggi con 273 milioni, secondo lo studio della COLDIRETTI.