Rifiuti: imprese chiedono a Governo e Parlamento di sbloccare riciclo

Milano – Le organizzazioni delle imprese italiane rivolgono un appello al Governo e al parlamento, per sbloccare il riciclo dei rifiuti. Dopo una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso anno, l’intervento normativo contenuto nel decreto ‘Sblocca cantieri’ in materia di cessazione della qualifica di rifiuto ”non ha risolto questa grave situazione, limitandosi a salvaguardare le tipologie e le attività di riciclo previste e regolate” dal decreto ministeriale del 1998 e successivi. Secondo le organizzazioni rimangono escluse, quindi, ”le numerose tipologie, provenienze, caratteristiche di rifiuti, attività di recupero e dei materiali che nel frattempo sono stati sviluppati”. Il blocco del riciclo, che si è così creato, ”investe la maggior parte delle tipologie di rifiuti e di attività di riciclo, con un grave ostacolo allo sviluppo dell’economia circolare e generando concreti rischi, in diverse località, anche per la gestione di importanti quantità di rifiuti”. L’evento è organizzato da: Confindustria, Circular economy network, Cna, Fiseunicircular, Fise assoambiente, Confederazione italiana agricoltori, Confartigianato imprese, Confcooperative, Legacoop produzione e servizi, Cisambiente, Federchimica, Federacciai, Federazione gomma plastica, Assomineraria, Conai, Conou, Ecopneus, Confederazione libere associazioni artigiane italiane, Green economy network di Assolombarda, Utilitalia, Casartigiani, Confapi, Assovetro, Confagricoltura, Consorzio italiano compostatori, Ecotyre, Cobat, Consorzio ricrea, Anco, Aira, Greentire, Assobioplastiche, Ascomac Cogena, Ecodom, Amis, Comieco, Assocarta, Federazione carta e grafica, Centro di coordinamento raee, Siteb, Assorem, Firi, Federbeton, Aitec, Conoe, Corepla, Federesco, Angam, Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori, Ucina.