Olimpiadi-Milano: opportunità per le imprese artigiane

Milano – In attesa del verdetto sulla candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi Invernali, Confartigianato Lombardia, dal 12 al 18 giugno 2019, ha effettuato il sondaggio web ‘Olimpiadi Invernali: un’opportunità per le MPI e le imprese artigiane?’. Obiettivo comprendere come l’evento viene percepito, dalle MPI e dalle imprese artigiane lombarde, in termini di ricadute economiche sul territorio e sul tessuto produttivo. Dall’analisi delle oltre 800 risposte raccolte si evince che circa un’impresa su tre (29,8%) ritiene che le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 possano rappresentare un’opportunità per la propria impresa. Quota che si alza al 59,5% se restringiamo il focus d’osservazione alle sole micro-piccole imprese localizzate nei due territori direttamente coinvolti (Milano e Sondrio). “Siamo ormai alla fine del countdown verso la decisione del CIO, per sapere se saranno Milano e Cortina ad ospitare le Olimpiadi Invernali. Una candidatura particolarmente sentita dai lombardi, dai cittadini e anche dalle nostre imprese –  commenta il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – come raccontano i numeri del sondaggio realizzato in questi giorni dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia. Occasioni come questa non sono solo momenti per vivere il lato bello e spettacolare dello sport, tifando per i campioni preferiti, ma anche opportunità di crescita per l’intero territorio, con ricadute immediate in termini di turismo e indotto e altre di più lungo periodo, come il miglioramento delle infrastrutture e l’apertura di nuovi contatti commerciali per le imprese”. La quasi totalità (94,6%) delle MPI e delle imprese artigiane lombarde intervistate ritengono che l’evento possa comportare vantaggi non solo per la propria impresa ma anche, e soprattutto, per l’intera economia della regione. In particolare di queste imprese il 56,5% identifica, tra le opportunità che possono scaturire dalle Olimpiadi invernali, l’incremento del numero di turisti, il 51,7% il miglioramento delle infrastrutture di collegamento, il 43,0% la riqualifica del territorio, il 38,7% l’incremento della conoscenza delle peculiarità del territorio lombardo e delle sue imprese e il 35,2% la creazione posti di lavoro.