Filarmonica della Scala: annunciata la Stagione 2019/2020

Milano – Presentata al Teatro alla Scala la nuova Stagione della Filarmonica della Scala. Erano presenti l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, il Presidente Fabrizio Saccomanni e il direttore Riccardo Chailly. La trentottesima Stagione di Concerti al Teatro alla Scala s’inaugura lunedì 4 novembre con Riccardo Chailly. Nell’anno beethoveniano il direttore principale esegue alla Scala l’integrale delle Sinfonie e apre la stagione della Filarmonica con la Seconda e la Terza “Eroica”. Chailly torna sul podio per un secondo concerto (11 maggio) con Leonidas Kavakos interprete del concerto per violino di Beethoven e la Sesta Sinfonia Pastorale. Fa il suo esordio sul podio il giovane direttore greco Constantinos Carydis (13 gennaio), con il mezzosoprano Magdalena Kožená interprete dei Rückert-Lieder di Mahler, eseguiti insieme a Blumine, alla Sinfonia n. 9 di Šostakovič e Tafì (Burial) del compositore greco Dimitri Mitropoulos. Specialista nel repertorio barocco e classico il direttore Ottavio Dantone torna (3 febbraio) accostando la Sinfonia n. 104 in re magg. London alla Sinfonia n. 4 Tragica di Schubert. Gradito ritorno è anche quello della pianista Beatrice Rana con Fabio Luisi (17 febbraio): a Beethoven è dedicata l’esecuzione del Quarto concerto per pianoforte e orchestra mentre Luisi, reduce dal successo con la Settima, prosegue il suo percorso su Bruckner con la Sinfonia n. 2. Interprete di riferimento per la musica di Richard Strauss, Marc Albrecht torna sul podio (2 marzo) con Träumerei am Kamin e la Sinfonia domestica op. 53. Al centro del programma c’è il Primo Concerto per violoncello di Haydn con cui esordisce il talentuoso musicista austriaco di origini persiane Kian Soltani, classe 1992. Ancora un debutto quello della bacchetta spagnola di Pablo Heras-Casado, ospite con il violinista francese Renaud Capuçon (16 marzo). Il programma guarda alle avanguardie del Novecento: da una parte la seconda scuola di Vienna, con la Passacaglia di Webern e il Concerto per violino di Berg, dall’altra la rivoluzione neoclassica di Stravinskij con l’Uccello di fuoco. La formazione ospite della stagione è il Collegium Vocale Gent guidato da Philippe Herreweghe (6 aprile). Uno degli ensemble più apprezzati per la dedizione alla musica antica e barocca sarà impegnato nell’esecuzione della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach. I concerti diretti da Valery Gergiev, il cui titolo onorifico suggella il forte legame sin dagli inizi della sua carriera, sono sempre un caleidoscopico catalogo di immagini che diventano musica. In questa stagione Gergiev torna con la Suite dal balletto Cenerentola di Prokof’ev e la Quinta Sinfonia di Šostakovič (25 maggio). La profonda collaborazione con Myung-Whun Chung ha compiuto trent’anni nel 2019 e segna oltre 100 concerti. Il lavoro sulle sinfonie di Mahler, che lo scorso anno ha incluso l’esecuzione della Prima, prosegue quest’anno con la Sinfonia n. 9 (11 ottobre).