Camera di Commercio aderisce alla Settimana del Lavoro agile

Camera di Commercio aderisce alla Settimana del Lavoro agile

Milano – Sempre più consolidato il lavoro agile, sono 100 le persone che lavorano da casa: così la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi aderisce alla Settimana del Lavoro Agile. Il Comune di Milano, come ha riferito l’assessore Cristina Tajani alla presentazione di questa mattina a Palazzo Marino, promuove il terzo appuntamento annuale. “Ha dichiarato Marzia Maiorano, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Il lavoro agile rappresenta una modalità concreta a supporto delle famiglie. La possibilità di organizzarsi in termini di tempo e spazio rende il lavoratore protagonista e partecipe nell’organizzazione aziendale e dall’altra nel contemperamento delle esigenze di vita. Grazie a questo strumento la dimensione del lavoro tiene conto anche degli aspetti di vita delle famiglie”. Crescono gli smart workers in Camera di commercio, da 24 a 100 in tre anni. Nel 2018 (91), nel 2017 (63), nel 2016 (24), dopo un anno di progetto pilota nel 2016, che aveva coinvolto 24 lavoratori della Camera di commercio milanese. All’inizio bastavano 5 pc, per i turni a  rotazione, del personale impegnato nell’esperimento e ora siamo arrivati a 10 pc. La modalità prevede un accordo sulla definizione delle attività e la scelta delle tre giornate mensili di smart working tra responsabile e smart worker. A questo punto basta prenotare sull’apposita sezione della intranet aziendale: pc, telefono e chiavetta internet, che vengono restituiti dopo l’uso per renderli disponibili ad altri lavoratori. Lo smart working, strumento ancora più agile, si va ad aggiungere al telelavoro, già tradizionalmente applicato in Camera di commercio, associato a giornate di rientro in ufficio, in una modalità mista, adattabile alle diverse esigenze. Le imprese, Milano sempre più smart city, prima in Italia nei settori smart. Milano sempre più smart city: sono 44 mila le imprese, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al 2018 e 363 mila gli addetti. Sono le grandi città a trainare la crescita dei settori “smart” d’Italia, a Milano le imprese salgono del +1,2% in un anno, a Roma del + 0,6%, a Napoli di +1,5%, con un risultato nazionale di stabilità e quindi di una sempre maggiore attrazione e concentrazione dei grandi centri. Un settore guidato nel Paese da Milano e Roma con circa 100 miliardi ognuna di business su circa 500 miliardi in Italia e oltre 300 mila addetti nelle circa 50 mila imprese. I settori smart: hi-tech, autoveicoli, trasporti e logistica, energia-acqua-rifiuti, costruzioni, commercio online, design. Milano, Monza e Lodi insieme contano 53 mila imprese nei settori smart e 406 mila addetti, con una crescita del comparto pari a +1% in un anno. In Lombardia si concentrano 102 mila imprese smart sulle 570 mila in Italia, guidate da Milano (44 mila), Brescia e Bergamo con oltre 10 mila, Monza e Varese con oltre 7 mila. Gli addetti sono 586 mila, più di uno su quattro dei 2,3 milioni in Italia. Sono 363 mila a Milano, 45 mila a Brescia e Bergamo, circa 30 mila a Monza e Varese. In Italia ci sono 570 mila imprese e 2,3 milioni di addetti. Dopo Roma (51 mila, +0,6%) e Milano (44 mila, +1,2%), ci sono per imprese Napoli (28 mila, +1,5%) e Torino (21 mila), Bari, Brescia, Salerno, Caserta, Bergamo, Bologna con oltre 10 mila. Per addetti, prima Milano con 363 mila, poi Roma con 312 mila, Torino al terzo posto con 145 mila, poi Napoli con 75 mila, Bologna con 52 mila. Superano i 40 mila: Bari, Bergamo, Brescia e Firenze.