Manovra governo: la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil

Roma – Tante le iniziative della mobilitazione generale lanciata unitariamente dai sindacati confederali per cambiare le politiche del governo. I principali appuntamenti: domani, 11 maggio, manifestazione nazionale dei sindacati dell’agroalimentare a Roma per lo stop al caporalato, legalità nel settore, rispetto della dignità dei lavoratori e garanzia dei diritti; il primo giugno torneranno invece in piazza i pensionati per la manifestazione nazionale organizzata dallo Spi Cgil insieme ai due sindacati dei pensionati della Cisl e della Uil. I pensionati si battono contro il blocco delle rivalutazioni delle pensioni e per una riforma effettiva della previdenza oltre che per una sanità pubblica universale. Lo slogan della manifestazione di piazza San Giovanni è “Dateci retta”. In programma oggi tre assemblee nazionali preparatorie che si terranno a Padova, Roma e Napoli; l’8 giugno scenderanno in piazza i lavoratori pubblici per una manifestazione nazionale a Roma (Piazza del Popolo) per il rinnovo dei contratti, un piano straordinario di assunzioni e la richiesta di maggiori risorse per il Welfare; il 14 giugno sarà la volta dei metalmeccanici che tornano a scioperare unitariamente. Nell’ambito dello sciopero Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato tre manifestazioni nazionali che si terranno a Milano, Firenze e Napoli all’insegna del “Futuro per l’industria” : difendere e aumentare l’occupazione con investimenti pubblici e privati; infine ultimo appuntamento in agenda sarà quello del 22 giugno con la manifestazione nazionale unitaria per il rilancio delle regioni del Sud. Dopo la due giorni di Matera che si è appena conclusa, il prossimo appuntamento per parlare del rilancio del Mezzogiorno sarà quello di Reggio Calabria. “Il 22 giugno Cgil, Cisl, Uil saranno a Reggio Calabria per una grande manifestazione – ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini – non sarà una manifestazione del sud, ma di tutta l’Italia per dire che il sud è una questione nazionale ed europea, che senza il rilancio del sud non c’è una nuova crescita”.