Istat: fiducia consumatori ai minimi da agosto 2017

Istat: fiducia consumatori ai minimi da agosto 2017

Roma – L’indice di fiducia dei consumatori “e’ sceso ancora in aprile toccando il livello piu’ basso nel periodo agosto 2017-aprile 2019”. Lo dice l’Istat commentando il calo del clima di fiducia registrato ad aprile. In questo mese, prosegue l’istituto, “i risultati delle indagini sulla fiducia delle imprese confermano la debolezza dell’attuale fase ciclica, pur lasciando intravedere qualche segnale positivo nei servizi e nelle costruzioni, dove migliorano le aspettative sugli ordini e la domanda”. Invece, si delinea uno scenario “complessivamente incerto” sia nel commercio sia nel settore manifatturiero, nel quale si registra un calo contenuto dell’indice. Il calo dell’indice di fiducia dei consumatori, spiega l’Istat, riflette il deterioramento di tutte le sue componenti: il clima economico, personale e corrente registrano le flessioni piu’ marcate mentre una diminuzione piu’ contenuta si registra per il clima futuro. Piu’ in dettaglio, il clima economico cala da 123,8 a 122,6, il clima personale passa da 106,8 a 105,9, il clima corrente scende da 107,8 a 106,9 e il clima futuro flette, seppure in modo lieve (da 115,9 a 115,6). Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce in quasi tutti i settori, ma con intensita’ diverse. Nella manifattura la flessione e’ lieve, con l’indice che passa da 100,8 a 100,6, nei servizi risulta piu’ consistente (da 100,1 a 99,0) e nel commercio al dettaglio e’ piu’ marcata (da 105,3 a 101,4). Fanno eccezione le costruzioni dove l’indice aumenta da 140,3 a 141,2. Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nella manifattura si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione unitamente a una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell’indice riflette il miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini. Nei servizi si deteriorano i giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; invece si segnala un aumento delle attese sugli ordini. Con riferimento al commercio al dettaglio, il marcato calo dell’indice e’ la sintesi di un’evoluzione negativa sia dei giudizi sulle vendite, il cui saldo torna negativo per la prima volta da giugno 2018, sia delle relative attese; il saldo delle valutazioni sul livello delle giacenze diminuisce.