MCE in Assolombarda: Lombardia più smart ed ecologica

Milano – Trasporti, sono 28 mila le imprese in Lombardia, 250 mila gli addetti e 39 miliardi il fatturato secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi 2018. La Lombardia pesa circa un quinto sul settore nazionale, che ha 158 mila imprese e 1,4 milioni di addetti. Il settore è stabile per imprese in un anno in regione e in Italia. Ma gli addetti crescono in regione, oggi sono 6 mila in più di un anno fa, +2,4% mentre restano stabili in Italia. Una mobilità sempre più smart, grazie alla crescita di settori di supporto come commercio online (+10,2%), hi-tech (+2,1%), software (+11,2%), informatica (+4,8%), design innovativo (+2%). Ma anche più ecologica: rispetto alla media italiana in Lombardia per andare al lavoro si usa di più la bici (1,9% rispetto a 1,7%) ed è più elevata la quota di studenti lombardi che si muovono a piedi o in bici per raggiungere il luogo di studio, circa un terzo. Per Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Milano è una vera smart city anche per le oltre 45 mila imprese attive nei settori smart come ambiente, alta tecnologia, digitale. Imprese che rendono il nostro territorio sempre più attrattivo e sostenibile. Milano smart city significa semplificare e migliorare la vita di imprese e cittadini attraverso le nuove tecnologie. In Camera di commercio, ad esempio, abbiamo realizzato il “cassetto digitale dell’imprenditore” che raccoglie tutti i documenti di un’impresa accessibili dal telefonino. Milano smart city deve puntare su infrastrutture materiali e immateriali sempre più avanzate. La Tav è fondamentale per connettere meglio Milano e il nostro Paese all’Europa. Oltre il 91% di 2400 imprese intervistate recentemente dalla Camera di commercio ritiene che la Tav Torino–Lione potrebbe avere effetti positivi per la nostra economia. A livello generale le reti trans-europee sono un’occasione di competitività, per far sì che l’Italia non debba sempre rincorrere la crescita, ma possa correre ad alta velocità, giocando così da protagonista la grande partita del futuro”. Mentre il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi dichiara: “Non accetteremo mai la tirannia della distanza”, che ha introdotto il tema di quest’anno,  duplice: “C’è un contesto nel quale radicare la nostra visione: ed è quello di far ascendere Milano nel ranking delle Global Smart Cities. E c’è un metodo che avanziamo all’intera comunità degli attori pubblici privati della Grande Milano, per riflettere insieme quest’anno non più solo sulla mobilità delle persone come abbiamo fatto in passato, ma delle merci di cui la nostra grande area urbana abbisogna. Le nuove tecnologie digitali abilitanti pongono sempre più la necessità di ripensare i centri urbani ponendo al centro della pianificazione i cittadini e i loro bisogni, razionalizzando le risorse e gli spazi disponibili, rendendo più efficiente l’erogazione e la fruibilità dei servizi”. In Italia prime Roma e Milano con 14  mila imprese nei trasporti, Napoli con 8 mila, Torino con 6 mila, Bologna, Bari e Genova con 4 mila. Forte la crescita a Palermo con 2 mila impese, +4,5% in un anno. A Milano ci sono 14 mila imprese nella mobilità, +0,9% in un anno, a Brescia 3 mila, a Bergamo, Monza (+1,5%) e Varese circa 2 mila, a Como e Pavia oltre mille, a Mantova e Lecco circa mille. A Milano ci sono 149 mila addetti, in crescita del 3% rispetto a un anno fa e un fatturato da 26 miliardi. Sono 27 mila le imprese lombarde nei trasporti e oltre mille nella fabbricazione di mezzi di trasporto. Più numerose nel trasporto terrestre, 21 mila e nel magazzinaggio, 5 mila. Il fatturato maggiore è nei trasporti terrestri, 15 miliardi, nel magazzinaggio, 13 miliardi, nella fabbricazione di auto, 7 miliardi. In Lombardia si concentrano 103 mila imprese smart sulle 571 mila presenti in Italia, guidate da Milano (45 mila, +2% in un anno), Brescia e Bergamo con 11 mila circa, Monza e Varese con oltre 7 mila. Gli addetti sono 574 mila, uno su quattro dei 2,3 milioni nazionali: 353 mila a Milano, 46 mila a Bergamo, 45 mila a Brescia. A crescere di più in Lombardia, utili anche alla smart mobility, sono i settori del commercio online (+10,2%), dell’hi-tech (+2,1%), grazie soprattutto all’edizione di software (+11,2%) e alla produzione di software e consulenza informatica (+4,8%), e del design (+2%). Rispetto alla media italiana, secondo la rilevazione dell’Istat sull’anno 2017 pubblicata a fine 2018, in Lombardia per andare al lavoro si usa di più la bici (1,9% rispetto a 1,7%), si va meno a piedi (14,7% rispetto a 17,4%), anche perché il 20,8% dei lombardi impiega oltre 30 minuti per raggiungere il lavoro o il luogo di studio, contro il 16,4% in Italia. Più elevata la quota di studenti lombardi che si muovono a piedi o in bici per raggiungere il luogo di studio, circa un terzo.